... - infatti i poeti incominciarono coll' incanalare la loro ebrietà lirica in una serie di fiati uguali con accenti echi rintocchi o rime prestabilite a distanze fisse metrica tradizionale
i poeti alternarono poi con una certa libertà questi diversi fiati misurati dai polmoni dei poeti precedenti
2 - i poeti più tardi sentirono che i diversi momenti della loro ebrietà lirica dovevano creare fiati adeguati di diversissime e impreviste lunghezze con assoluta libertà di accentazione
giunsero così al verso libero ma conservarono però sempre l' ordine sintattico delle parole affinché l' ebrietà lirica potesse colar giù nello spirito dell' ascoltatore pel canale logico della sintassi
3 - oggi noi non vogliamo più che l' ebrietà lirica disponga sintatticamente le parole prima di lanciarle fuori coi fiati da noi inventati ed abbiamo le parole in libertà
inoltre la nostra ebrietà lirica deve liberamente deformare riplasmare le parole tagliandole allungandone rinforzandone il centro o le estremità aumentando o diminuendo il numero delle vocali e delle consonanti
avremo così la nuova ortografia che io chiamo libera espressiva
questa deformazione istintiva delle parole corrisponde alla nostra tendenza naturale verso l' onomatopea
poco importa se la parola deformata ...
Marinetti, Filippo Tommaso (1913)
L'IMMAGINAZIONE SENZA FILI E LE PAROLE IN LIBERTA' - vedi testo