Contesto

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i verdi i non mai abbastanza verdi veeeeeerdiiiiiissssssimi che striiiiiidono i gialli non mai abbastanza scoppianti i gialloni-polenta i gialli-zafferano i gialli-ottoni
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tutti i colori della velocità della gioia della baldoria del carnevale più fantastico dei fuochi di artifizio dei café-chantants e dei music-halls tutti i colori in movimento sentiti nel tempo e non nello spazio
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l' arabesco dinamico come l' unica realtà creata dall' artista nel fondo della sua sensibilità
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l' urto di tutti gli angoli acuti che già chiamammo gli angoli della volontà
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le linee oblique che cadono sull' animo dell' osservatore come tante saette dal cielo e le linee di profondità
7
la sfera l' ellissi che turbina il cono rovesciato la spirale e tutte le forme dinamiche che la potenza infinita del genio dell' artista saprà scoprire
8
la prospettiva ottenuta non come oggettivismo di distanza ma come compenetrazione soggettiva di forme velate o dure morbide o taglienti
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come soggetto universale e sola ragione d' essere del quadro la significazione della sua costruzione dinamica insieme architetturale polifonico
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contenuto in:

Carrà, Carlo Dalmazio (1913)

LA PITTURA DEI SUONI, RUMORI, ODORI - vedi testo