Contesto

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con bruschi slanci e con lazzi da clowns i pazzi inforcavano i bei leoni indifferenti che non li sentivano e quei bizzarri cavalieri esultavano ai tranquilli colpi di coda che ad ogni istante li gettavano a terra
ad un tratto le belve si arrestarono i pazzi tacquero davanti alle mura che non si muovevano più
i vecchi son morti
i giovani sono fuggiti
meglio così
presto
siano divelti i parafulmini e le statue
saccheggiamo gli scrigni colmi d’ oro
verghe e monete
tutti i metalli preziosi saranno fusi pel gran binario militare
ci precipitammo fuori coi pazzi gesticolanti e le pazze scarmigliate coi leoni le tigri e le pantere cavalcate a nudo da cavalieri che l’ ebbrezza irrigidiva contorceva ed esilarava freneticamente
podagra non fu più che un immenso tino pieno di un rosso vino dai gorghi spumosi che colava veemente dalle porte i cui ponti levatoi erano imbuti trepidanti e sonori
attraversammo le rovine dell’ europa ed entrammo nell’ asia sparpagliando lontano le orde terrorizzate di podagra e di paralisi come i seminatori gettano la semente con un gran gesto circolare
iii
a notte piena ...

contenuto in:

Marinetti, Filippo Tommaso (1909)

PROCLAMA FUTURISTA - vedi testo