... finalmente fu aperto un varco enorme convulsione di fogliami feriti i cui lunghi gemiti svegliarono i lontani echi loquaci appiattati nella montagna
ma mentre ci accanivamo tutti a liberar le nostre gambe e le nostre braccia dalle ultime liane affettuose sentimmo a un tratto la luna carnale la luna dalle belle coscie calde abbandonarsi languidamente sulle nostre schiene affrante
si udì gridare nella solitudine aerea degli altipiani
uccidiamo il chiaro di luna
alcuni accorsero alle cascate vicine gigantesche ruote furono inalzate e le turbine trasformarono la velocità delle acque in magnetici spasimi che s’ arrampicarono a dei fili su per alti pali fino a dei globi luminosi e ronzanti
fu così che trecento lune elettriche cancellarono coi loro raggi di gesso abbagliante l’ antica regina verde degli amori
e il binario militare fu costruito
binario stravagante che seguiva la catena delle montagne più alte e sul quale si slanciarono tosto le nostre veementi locomotive impennacchiate di grida acute via da una cima all’ altra gettandosi in tutti i precipizi e arrampicandosi dovunque in cerca di abissi affamati di svolti assurdi e d’ impossibili zig-zag
tutt’ intorno da lontano l’ odio illimitato segnava il ...
Marinetti, Filippo Tommaso (1909)
PROCLAMA FUTURISTA - vedi testo