Contesto

... che seguiva la catena delle montagne più alte e sul quale si slanciarono tosto le nostre veementi locomotive impennacchiate di grida acute via da una cima all’ altra gettandosi in tutti i precipizi e arrampicandosi dovunque in cerca di abissi affamati di svolti assurdi e d’ impossibili zig-zag
tutt’ intorno da lontano l’ odio illimitato segnava il nostro orizzonte irto di fuggiaschi
erano le orde di podagra e di paralisi che noi rovesciammo nell’ indostan
iv
accanito inseguimento
ecco scavalcato il gange
finalmente il soffio impetuoso dei nostri petti fugò davanti a noi le nuvole striscianti dagli avvolgimenti ostili e noi scorgemmo all’ orizzonte i sussulti verdastri dell’ oceano indiano a cui il sole metteva una fantastica museruola d’ oro
sdraiato nei golfi di oman e del bengala esso preparava perfidamente l’ invasione delle terre
all’ estremità del promontorio di cormorin orlato di una poltiglia di ossami biancastri ecco l’ asino colossale e scarno la cui groppa di cartapecora grigiastra fu incavata dal peso delizioso della luna
ecco l’ asino dotto dal membro prolisso rammendato di scritture che raglia da tempo immemorabile il suo rancore asmatico contro le brume dell’ orizzonte dove ...

contenuto in:

Marinetti, Filippo Tommaso (1909)

PROCLAMA FUTURISTA - vedi testo