Contesto

... gatti scorticati vivi
temete forse che appicchiamo il fuoco alle vostre catapecchie
non ancora
dovremo pur scaldarci nell’ inverno prossimo
per ora ci accontentiamo di far saltare in aria tutte le tradizioni come ponti fradici
la guerra
ebbene sì essa è la nostra unica speranza la nostra ragione di vivere la nostra sola volontà
sì la guerra
contro di voi che morite troppo lentamente e contro tutti i morti che ingombrano le nostre strade
sì i nostri nervi esigono la guerra e disprezzano la donna poiché noi temiamo che braccia supplici s’ intreccino alle nostre ginocchia la mattina della partenza
che mai pretendono le donne i sedentarî gl invalidi gli ammalati e tutti i consiglieri prudenti
alla loro vita vacillante rotta da lugubri agonie da sonni tremebondi e da incubi grevi noi preferiamo la morte violenta e la glorifichiamo come la sola che sia degna dell’ uomo animale da preda
vogliamo che i nostri figliuoli seguano allegramente il loro capriccio avversino brutalmente i vecchi e sbeffeggino tutto ciò che è consacrato dal tempo
questo v’ indigna
mi fischiate
alzate la voce
non ho udita l’ ...

contenuto in:

Marinetti, Filippo Tommaso (1909)

PROCLAMA FUTURISTA - vedi testo