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avanti squadroni di flutti
i nostri aeroplani saranno per voi a volta a volta bandiere di guerra e amanti appassionate
deliziose amanti che nuotano aperte le braccia sull’ ondeggiar dei fogliami o che indugiano mollemente sull’ altalena della brezza
ma guardate lassù a destra quelle spole azzurre
sono i pazzi che cullano i loro monoplani sull’ amaca del vento del sud
io intanto sto seduto come un tessitore davanti al telaio e vo tessendo l’ azzurro serico del cielo
oh
quante fresche vallate quanti monti burberi sotto di noi
quanti greggi di pecore rosee sparsi sui declivi delle verdi colline che si offrono al tramonto
tu le amavi anima mia
no
no
basta
tu non godrai più mai più di simili insipidezze
le canne colle quali un tempo facevamo delle zampogne formano l’ armatura di questo aeroplano
nostalgia
ebbrezza trionfale
presto avremo raggiunti gli abitanti di podagra e di paralisi poiché voliamo rapidi ad onta delle raffiche avverse
che dice l’ anemometro
il vento che ci è contrario ha una velocità di cento chilometri all’ ora
che importa
io ...
Marinetti, Filippo Tommaso (1909)
PROCLAMA FUTURISTA - vedi testo