Contesto

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presto avremo raggiunti gli abitanti di podagra e di paralisi poiché voliamo rapidi ad onta delle raffiche avverse
che dice l’ anemometro
il vento che ci è contrario ha una velocità di cento chilometri all’ ora
che importa
io salgo a duemila metri per sorpassare l’ altipiano
ecco
ecco le orde
là là davanti a noi e già sotto ai nostri piedi
guardate laggiù a picco fra quegli ammassi di verdura la tumultuante follia di quel torrente umano che s’ accanisce a fuggire
questo fracasso
è lo schianto degli alberi
ah
ah
le orde nemiche sono ormai cacciate contro l’ alta muraglia del gorisankar
e noi diamo loro battaglia
udite
udite i nostri motori come applaudono in gioia
olà grande oceano indiano alla riscossa
l’ oceano ci seguiva solennemente atterrando le mura delle città venerate e gettando di sella le torri illustri vecchi cavalieri dall’ armatura sonora crollati giù dagli arcioni marmorei dei templi
finalmente
finalmente
eccoti dunque davanti a noi gran popolo formicolante di podagrosi e di paralitici lebbra schifosa che divora i bei fianchi della montagna
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contenuto in:

Marinetti, Filippo Tommaso (1909)

PROCLAMA FUTURISTA - vedi testo