... noi temiamo che braccia supplici s’ intreccino alle nostre ginocchia la mattina della partenza
che mai pretendono le donne i sedentarî gl invalidi gli ammalati e tutti i consiglieri prudenti
alla loro vita vacillante rotta da lugubri agonie da sonni tremebondi e da incubi grevi noi preferiamo la morte violenta e la glorifichiamo come la sola che sia degna dell’ uomo animale da preda
vogliamo che i nostri figliuoli seguano allegramente il loro capriccio avversino brutalmente i vecchi e sbeffeggino tutto ciò che è consacrato dal tempo
questo v’ indigna
mi fischiate
alzate la voce
non ho udita l’ ingiuria
più forte
che cosa
ambiziosi
certamente
siamo degli ambiziosi noi perché non vogliamo strofinarci ai vostri fetidi velli o gregge puzzolente color di fango canalizzato nelle strade antiche della terra
ma ambiziosi non è la parola esatta
noi siamo piuttosto dei giovani artiglieri in baldoria
e voi dovete anche a vostro dispetto abituarvi al frastuono dei nostri cannoni
che cosa dite
siamo pazzi
evviva
ecco finalmente la parola che aspettavo
ah
ah
bellissima trovata
prendete con cautela questa parola ...
Marinetti, Filippo Tommaso (1909)
PROCLAMA FUTURISTA - vedi testo