... là delle tracce di sintassi regolare e anche di veri periodi logici
questa disuguaglianza nella concisione e nella libertà è inevitabile e naturale
la poesia non essendo in realtà che una vita superiore più raccolta e più intensa di quella che viviamo ogni giorno - è come questa composta di elementi ultravivi e di elementi agonizzanti
non bisogna dunque preoccuparsi troppo di questi ultimi
ma si devono evitare a ogni costo la rettorica e i luoghi comuni espressi telegraficamente
morte dell' io letterario - materia e vita molecolare
il mio manifesto tecnico combatteva l' ossessione dell' io che i poeti hanno descritto cantato analizzato e vomitato con cura fino ad oggi
per sbarazzarsi di questo io ossessionante bisogna abbandonare l' abitudine di umanizzare la natura attribuendo passioni e preoccupazioni umane agli animali alle piante alle acque alle pietre e alle nuvole
si deve esprimere invece l' infinitamente piccolo che ci circonda l' impercettibile l' invisibile l' agitazione degli atomi il movimento browniano tutte le ipotesi appassionate e tutti i dominii esplorati dall' ultra-microscopia
mi spiego non già come documento scientifico ma come elemento intuitivo io voglio introdurre nella poesia l' infinita vita ...
Marinetti, Filippo Tommaso (1913)
DOPO IL VERSO LIBERO LE PAROLE IN LIBERTA' - vedi testo