... nei volti ferrei delle case futuriste animarsi imporporarsi gioia collera su su ancora presto più forte ancora appena le tenebre pessimiste negatrici sentimentali nostalgiche assediano la città risveglio sfolgorante delle vie che canalizzano durante il giorno il brulichìo fumoso del lavoro due cavalli altezza 30 m far ruzzolare con una zampa palle d' oro gioconda acqua purgativa incrociarsi di trrrr trrrrr elevated trrrr trrrrr sulla testa trombeeebeeebeette fiiiiiiischi sirene d' autoambulanze pompe elettriche trasformazione delle vie in splendidi corridoi condurre spingere logica necessità la folla verso trepidazione ilarità frastuono del music-hall folies-bergère empire crème-éclipse tubi di mercurio rossi rossi rossi turchini turchini turchini violetti enormi lettere-anguille d' oro fuoco porpora diamante sfida futurista alla notte piagnucolosa sconfitta delle stelle calore entusiasmo fede convinzione volontà penetrazione d' una réclame luminosa nella casa dirimpetto schiaffi gialli a quel podagroso in pantofole bibliofile che sonnechia 3 specchi lo guardano la réclame s' immerge nei 3 abissi rossodorati aprire chiudere aprire chiudere delle profondità di 3 miliardi di chilometri orrore uscire uscire presto cappello bastone scala tassametro spintoni keee-keee-keee eccoci barbaglio del promenoir solennità delle pantere-cocottes fra i tropici della musica leggiera odore tondo e caldo della gaiezza music-hall ventilatore instancabile ...
Filippo Tommaso Marinetti (1913)
IL TEATRO DI VARIETÀ - vedi testo