...
bisogna abituarsi a ridere di tutto quello di cui abitualmente si piange sviluppando la nostra profondità
l' uomo non può essere considerato seriamente che quando ride
la serietà in tal caso ci viene dalla ammirazione dall' invidia dalla vanità
quello che ci dice il dolore umano non è che il corpo caldo ed intenso della gioia ricoperta di una gelatina di fredde lacrime grigiastre
scortecciate e troverete la felicità
si è fino alla nausea fatto del vieto romanticismo sopra le umane sventure le deformità del corpo le malattie le passioni i cataclismi le carestie furono ritenute sciagure da bagnare di pianto
se esse fossero state un tantino approfondite noi le avremmo già come le fonti più vive della nostra allegrezza
nulla fu fatto con malinconia ricordatelo bene nulla è triste profondamente tutto è gioioso
un giorno natura questa vecchia pittrice da accademia dopo avere impartite al suo quadro mille spasmodiche sfumature di luci e di colori coi suoi tramonti e colle sue aurore mille toni di verde e di azzurro ecco
- ella avrebbe detto alla fine aprendo la porta del suo studio a un uomo senz' occhi venite guardate e ...
Palazzeschi, Aldo (1913)