... nella schiena essa gli pose il tesoro della sua giocondità 
 un poeta gobbo che continuasse per tutta la vita a cantare dolorosamente non potrebbe essere mai e poi mai un uomo profondo ma il più superficiale di questa terra 
 egli si sarebbe fermato a piagnucolare alla superficie della sua gobba come un fanciullo alla parola bao dopo averci rubato lo scrigno del suo tesoro dorsale per non essere stato capace di penetrarlo 
 maggior quantità di riso un uomo riuscirà a scoprire dentro il dolore più sarà un uomo profondo 
 non si può intimamente ridere se non  dopo avere fatto un lavoro di scavo nel dolore umano 
 l' uomo che ride del riso stesso o servendosi della gioia già scavata da altri o è un poltrone o un impotente e ride come se uno gli facesse il solletico sotto la gola un riso meccanico 
 è come se uno credesse di sfamarsi guardando mangiare 
 così furono fino ad ora le arti il teatro la letteratura galleggiare sul dolore umano servirsi della gioia già scavata da un altro facendocela vedere già fuori senza insegnarci il modo di scuoprirla 
 il soliloquio di amleto la gelosia di otello ...
Palazzeschi, Aldo (1913)