... o servendosi della gioia già scavata da altri o è un poltrone o un impotente e ride come se uno gli facesse il solletico sotto la gola un riso meccanico
è come se uno credesse di sfamarsi guardando mangiare
così furono fino ad ora le arti il teatro la letteratura galleggiare sul dolore umano servirsi della gioia già scavata da un altro facendocela vedere già fuori senza insegnarci il modo di scuoprirla
il soliloquio di amleto la gelosia di otello la pazzia di lear le furie di oreste i gemiti di osvaldo ascoltati da un pubblico intelligente devono suscitare le più clamorose risate
fissate bene in viso la morte ed essa vi fornirà tanto da ridere per tutta la vita
io affermo essere nell' uomo che piange nell' uomo che muore le massime sorgenti della gioia umana
bisogna educare al riso i nostri figli al riso più smodato più insolente al coraggio al ridere rumorosamente non appena ne sentano la necessità all' abitudine di approfondire tutti i fantasmi tutte le apparenze funebri o dolorose della loro infanzia all' abitudine di servirsene per la loro gioia
per esercitare questo spirito di esplorazione del dolore umano ...
Palazzeschi, Aldo (1913)