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proclamiamo cretina la massima in medio stat virtus e odiamo tutti i mezzi termini
disprezziamo e combattiamo tutte le forme di obbedienza di docilità d' imitazione i gusti sedentari e glorifichiamo invece i nomadi i refrattari e le grandi belve libere
disprezziamo e combattiamo le maggioranze avvelenate e corrotte dal potere i divieti dell' opinione corrente i luoghi comuni della morale e della filosofia
nel campo letterario propugnamo l' ideale di una grande e forte letteratura scientifica la quale libera da qualsiasi classicume da qualsiasi purismo pedantesco magnifichi le più recenti scoperte la nuova ebbrezza della velocità e la vita celeste degli aviatori
la nostra poesia è poesia essenzialmente è totalmente ribelle alle forme usate
bisogna distruggere i binari del verso far saltare in aria i ponti delle cose già dette e lanciare le locomotive della nostra ispirazione all' avventura attraverso gli sconfinati campi del nuovo e del futuro
meglio un disastro splendido che una corsa monotona quotidianamente ripresa
già troppo a lungo furono sopportati i capi-stazione della poesia i controllori di strofe-letto e la stupida puntualità degli orari prosodici
in politica siamo tanto lontani dal socialismo internazionalista e antipatriottico
ignobile ...
Filippo Tommaso Marinetti (1910)
RAPPORTO SULLA VITTORIA DEL FUTURISMO A TRIESTE - vedi testo