... sconfinati campi del nuovo e del futuro
meglio un disastro splendido che una corsa monotona quotidianamente ripresa
già troppo a lungo furono sopportati i capi-stazione della poesia i controllori di strofe-letto e la stupida puntualità degli orari prosodici
in politica siamo tanto lontani dal socialismo internazionalista e antipatriottico
ignobile esaltazione dei diritti del ventre
quanto dal conservatorume pauroso e clericale simboleggiato dalle pantofole e dallo scaldaletto
noi esaltiamo il patriottismo il militarismo cantiamo la guerra sola igiene del mondo superba fiammata di entusiasmo e di generosità nobile bagno di eroismo senza il quale le razze si addormentano nell' egoismo accidioso nell' arrivismo economico nella taccagneria della mente e della volontà
disprezziamo e combattiamo la tirannia dell' amore che specie nei popoli latini falcia le energie degli uomini d' azione
combattiamo il rancido sentimentalismo l' ossessione dell' adulterio e della conquista femminile nel romanzo nel teatro e nella vita
vogliamo insomma sostituire nelle immaginazioni giovanili alla figura stucchevole del don giovanni quelle violente e dominatrici di napoleone di clémenceau e di blériot
tutto ciò naturalmente contraria ed esaspera le maggioranze ma noi futuristi noi estrema sinistra della letteratura ce ne rallegriamo poiché ...
Filippo Tommaso Marinetti (1910)
RAPPORTO SULLA VITTORIA DEL FUTURISMO A TRIESTE - vedi testo