Contesto

... salutano clamorosamente inneggiando alla liberazione dell' ungheria e di trieste e
allegri martiri del patriottismo
si torcono sulla sonora graticola del cembalum sotto le rabbiose sferzate dei violini
gioia follia e guerra
alcuni ufficiali austriaci in un angolo hanno l' itterizia della loro bandiera
quando usciamo una frenetica ebbrezza goliardica e gaiamente vandalica agita la nostra irruente colonna
noi futuristi proclamiamo senz' altro la morte della saggezza l' ignominia della parola prudenza
guai a chi non è capace di audace tempistiche
guai a chi ogni notte non si sente signore assoluto della città e gonfio di disprezzo per coloro che dormono
in lunga fila indiana camminiamo prima rapidamente e poi ci slanciamo a passo di corsa formando festoni rumorosi e beffardi intorno alle facce lorde dei poliziotti vespasiani ambulanti
così correndo giungiamo al molo san carlo
un gran veliero che fora le nuvole coi suoi tre alberi altissimi
fin dove salgono quegli alberi
bisogna pur saperlo
su
su
chi potrebbe impedirci di seguirne l' acuto slancio verso il cielo
che importa se veliero oscilla se il sartiame miagola al soffio rovesciate della bora
...

contenuto in:

Filippo Tommaso Marinetti (1910)

RAPPORTO SULLA VITTORIA DEL FUTURISMO A TRIESTE - vedi testo