... grandi uomini defunti è quasi infinito sono eserciti formidabili di genii morti ormai indiscussi che accerchiano e schiacciano la esigua legione dei vivi
a quelli e per quelli tutto è concesso libere le strade spalancate le porte profuso il denaro
i vivi invece non raccolgono che dileggi insulti calunnie e patiscono la fame
nella repubblica dell' arte particolarmente coloro che difendono ed esaltano i morti lo fanno per una subdola vigliaccheria e per l' invidia che ispirano loro gli uomini veramente vivi
si uccide un poeta giovane e forte scaraventandogli addosso la mummia cartacea di un grande poeta morto da cinquecent anni
gli editori cestinano i manoscritti di un genio affamato per prodigare il loro denaro nella ristampa di capolavori d' epoche lontane
i miliardari sprecano somme favolose nella compera di cose che non hanno altro valore che quello di essere corrose e consunte dal tempo
si esumano musica e fredde e soporifere statue insignificanti tele tarlate e annerite mentre musicisti scultori e pittori viventi aspettano invano nel buio di una sordida miseria il divampare vittorioso delle loro creazioni
quando non si può uccidere un giovane con un cadavere esumato gli si scagliano ...
Filippo Tommaso Marinetti (1910)
RAPPORTO SULLA VITTORIA DEL FUTURISMO A TRIESTE - vedi testo