... quasi inafferrabili
secondo un' analogia elastica e comprensiva vedo ogni sostantivo come un vagone o come una cinghia messa in moto dal verbo all' infinito
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salvo bisogni di contrasti o di mutamento di ritmi i diversi modi e tempi del verbo devono essere aboliti poiché essi fanno del verbo una ruota sgangherata di diligenza che si adatta alle scabrosità delle strade di campagna ma non può girare velocemente su una strada liscia
il verbo all' infinito invece è il moto stesso del nuovo lirismo avendo la scorrevolezza di una ruota di treno o di un' elica d' aeroplano
i diversi modi e tempi del verbo esprimono un pessimismo prudente e rassicurante un egotismo ristretto episodico accidentale un alto e basso di forza e di stanchezza di desiderio e di delusione delle soste insomma nello slancio della speranza e della volontà
il verbo all' infinito esprime l' ottimismo stesso la generosità assoluta e la follia del divenire
quando io dico correre qual è il soggetto di questo verbo
tutti e tutto cioè irradiamento universale della vita che corre e di cui siamo una particella cosciente
es finale del salone d' albergo del ...
Filippo Tommaso Marinetti (1914)
LO SPLENDORE GEOMETRICO E MECCANICO E LA SENSIBILITÀ NUMERICA - vedi testo