... imbecillità secolare sulle nostre città che dovrebbero essere l' immediata e fedele proiezione di noi stessi
così quest arte espressiva e sintetica è diventata nelle loro mani una vacua esercitazione stilistica un rimuginamento di formule malamente accozzate a camuffare da edificio moderno il solito bussolotto passatista di mattone e di pietra
come se noi accumulatori e generatori di movimento coi nostri prolungamenti meccanici col rumore e colla velocità della nostra vita potessimo vivere nelle stesse case nelle stesse strade costruite pei loro bisogni dagli uomini di quattro cinque sei secoli fa
questa è la suprema imbecillità dell' architettura moderna che si ripete per la complicità mercantile delle accademie domicili coatti dell' intelligenza ove si costringono i giovani all' onanistica ricopiatura di modelli classici invece di spalancare la loro mente alla ricerca dei limiti e alla soluzione del nuovo e imperioso problema la casa e la città futuriste
la casa e la città spiritualmente e materialmente nostre nelle quali il nostro tumulto possa svolgersi senza parere un grottesco anacronismo
il problema dell' architettura futurista non è un problema di rimaneggiamento lineare
non si tratta di trovare nuove sagome nuove marginature di finestre e di porte di sostituire colonne ...
Sant'Elia, Antonio (1914)
L'ARCHITETTURA FUTURISTA - vedi testo