Contesto

... veloce
sentiamo di non essere più gli uomini delle cattedrali dei palazzi degli arengari ma dei grandi alberghi delle stazioni ferroviarie delle strade immense dei porti colossali dei mercati coperti delle gallerie luminose dei rettifili degli sventramenti salutari
noi dobbiamo inventare e rifabbricare la città futurista simile ad un immenso cantiere tumultuante agile mobile dinamico in ogni sua parte e la casa futurista simile ad una macchina gigantesca
gli ascensori non debbono rincantucciarsi come vermi solitari nei vani delle scale ma le scale divenute inutili devono essere abolite e gli ascensori devono inerpicarsi come serpenti di ferro e di vetro lungo le facciate
la casa di cemento di vetro di ferro senza pittura e senza scultura ricca soltanto della bellezza congenita alle sue linee e ai suoi rilievi straordinariamente brutta nella sua meccanica semplicità alta e larga quanto più è necessario e non quanto è prescritto dalla legge municipale deve sorgere sull' orlo di un abisso tumultuante la strada la quale non si stenderà più come un soppedaneo al livello delle portinerie ma si sprofonderà nella terra per parecchi piani che accoglieranno il traffico metropolitano e saranno congiunti per i transiti necessari da passerelle metalliche e da velocissimi tapis-roulants
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contenuto in:

Sant'Elia, Antonio (1914)

L'ARCHITETTURA FUTURISTA - vedi testo