Contesto

... essi troveranno sempre ad ogni modo sul nostro suolo torri mura chiese e palazzi da ammirare
d' altra parte tutti i nostri vecchi quadri e le nostre vecchie statue vanno continuamente decadendo in una lenta agonia e sono destinate a perire
la loro vendita dunque s' impone a un popolo come l' italiano praticissimo il quale deve fare oggi ciò che domani si farebbe con vantaggio assai minore
la vendita dovrà essere fatta con somma perizia e abilità
ne affideremo volentieri la direzione ai più illustri nostri cultori e critici d' arte che ne regoleranno la valutazione sul mercato mondiale mantenendone alti i prezzi e imponendo in ogni contratto delle clausole di riscatto
nessuno vieterà all' italia ingigantita da queste utili vendite di riacquistare più tardi ciò che fu venduto
un' altra obiezione può essere questa non si devono privare gl italiani del piacere di godere in casa loro le opere dei nostri grandi antenati
rispondiamo e assurdo che su 36 milioni d' italiani i 34 milioni che sono incapaci o non hanno tempo di amare le opere d arte antiche continuino essere esauriti e fors anche esasperati fino alla rivolta da sempre ...

contenuto in:

Filippo Tommaso Marinetti (1915)

L’UNICA SOLUZIONE DEL PROBLEMA FINANZIARIO - vedi testo