Contesto

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noi vogliamo che l' opera d arte sia bruciata col cadavere del suo autore
ciò che sopravvive del genio spento non ammorba forse di nostalgia di prudenza e di paurosa saggezza il genio vivente
chi negherà che la divina commedia altro non sia oggi che un immondo verminaio di glossatori
a che pro avventurarsi sui campi di battaglia del pensiero quando la mischia è finita per numerare i morti studiare le belle ferite raccogliere le armi infrante e i bottini abbandonati sotto il volo pesante dei corvi dotti e il loro sbatacchiar d' ali cartacee
il futurismo è un gran masso di metalli incandescenti che abbiamo con le nostre mani divelto dalle profondità d' un vulcano e con le nostre mani sollevato verso il cielo
ed ora camminiamo stretti alzate le braccia reggendolo fra le nostre mani carbonizzate su per l' ascesa scabra e mescoliamo i nostri fiati solidali e non guardiamo se alcuno di noi superi gli altri per la forza dei muscoli e l' ampiezza dei polmoni instancabili
che importa se le nostre orme vengono continuamente cancellate da coloro che si seguono
solo ci esalta il pensiero di non lasciar cadere a ...

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Filippo Tommaso Marinetti (1917)

LA DIVINA COMMEDIA E’ UN VERMINAIO DI GLOSSATORI - vedi testo