... una vera sensibilità delle macchine
bisogna dunque preparare l' imminente e inevitabile identificazione dell' uomo col motore facilitando e perfezionando uno scambio incessante d' intuizione di ritmo d' istinto e di disciplina metallica assolutamente ignorato dalla maggioranza e soltanto indovinato dagli spiriti più lucidi
certo è che ammettendo l' ipotesi trasformistica di lamarck devesi riconoscere che noi aspiriamo alla creazione di un tipo non umano nel quale saranno aboliti il dolore morale la bontà l' affetto e l' amore soli veleni corrosivi dell' inesauribile energia vitale soli interruttori della nostra possente elettricità fisiologica
noi crediamo alla possibilità di un numero incalcolabile di trasformazioni umane e dichiariamo senza sorridere che nella carne dell' uomo dormono delle ali
il giorno in cui sarà possibile all' uomo di esteriorizzare la sua volontà in modo che essa si prolunghi fuori di lui come un immenso braccio invisibile il sogno e il desiderio che oggi sono vane parole regneranno sovrani sullo spazio e sul tempo domati
il tipo non umano e meccanico costruito per una velocità onnipresente sarà naturalmente crudele onniscente e combattivo
sarà dotato di organi inaspettati organi adattati alle esigenze di un ambiente fatto di urti continui
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Marinetti, Filippo Tommaso (1910)
L'UOMO MOLTIPLICATO E IL REGNO DELLA MACCHINA - vedi testo