Contesto

... del paradiso comunista e dà l' assalto finale al problema della felicità con la convinzione di risolverlo soddisfacendo tutti i bisogni e tutti gli appetiti materiali
la minoranza intellettuale disprezza ironicamente questo tentativo affannoso e non gustando più le gioie antiche della religione dell' arte e dell' amore che costituivano i suoi privilegi e i suoi rifugi intenta un crudele processo alla vita di cui non sa più godere e si abbandona i pessimismi rari alle inversioni sessuali e ai paradisi artificiali della cocaina dell' oppio dell' etere ecc
quella maggioranza e questa minoranza denunciano il progresso la civiltà le forze meccaniche della velocità della comodità dell' igiene il futurismo insomma come responsabili delle loro sventure passate presenti e future
quasi tutti propongono un ritorno alla vita selvaggia contemplativa lenta solitaria lungi dalle città aborrite
quanto a noi futuristi che affrontiamo coraggiosamente il dramma spasimoso del dopo-guerra siamo favorevoli a tutti gli assalti rivoluzionari che la maggioranza tenterà
ma alla minoranza degli artisti e pensatori gridiamo a gran voce
la vita ha sempre ragione
i paradisi artificiali coi quali pretendete di assassinarla sono vani
cessate di sognare un ritorno assurdo alla vita selvaggia
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contenuto in:

Filippo Tommaso Marinetti (1921)

IL TATTILISMO. MANIFESTO FUTURISTA - vedi testo