egli
il suo cadavere fu subito sollevato egli teneva fra le mani un fiore bianco e | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
il passato tutti lo ascoltano intenti ed egli invaso da un furore ispirato scarica in alto | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
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sia pure vostro ospite un imperatore bisogna che egli navighi lungamente nel sudiciume di questo immenso acquaio | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi (1910) | ||
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sempre sistema e di conseguenza volontaria limitazione - egli non giunge sempre a coprire la scarsità di | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
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del suo paese nondimeno più d' ogni altro egli combatte gagliardamente il passato e in molti punti | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
a editori a pubblico ingannato e viziato egli con l' esempio personale primo e solo in | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
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uomo la verità assoluta sta in ciò che egli sente umanamente l' artista coll' interpretare virginalmente | ||
Balilla Pretella (1910) | ||
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propria musicando invece la poesia d' altri egli rinuncia stupidamente alla sua particolare fonte di ispirazione | ||
Balilla Pretella (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
il suo cadavere fu subito sollevato egli teneva fra le mani un fiore bianco e | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
sarà in qualche modo obbligato a lottare anch egli coi personaggi del quadro tutti gli oggetti | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
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del partenone o dell' eroe classico pur avendo egli per la prima volta tentato di creare e | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
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e a tutti gli altri peccati michelangioleschi egli porta nella sua scultura un' ispirazione inquieta un | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
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teatro di varietà coricato poi nel suo letto borghese egli può godersi la lontanissima e costosa voce di | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
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istintivamente questo vostro amico lirico e commosso egli comincerà col distruggere brutalmente la sintassi nel parlare | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
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avrà inoltre una mente popolata di idee generali egli involontariamente allaccerà ad ogni istante le sue sensazioni | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
delle immense reti di analogie sul mondo egli darà così il fondo analogico della vita telegraficamente | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
che mentre io lo considero titubante e spaventato egli mi guarda ridendo a crepapelle la sua | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
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l' universo in una eterna motrice risata egli non ha creato no rassicuratevi per un tragico | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
fare con essi lunghi sbadigli di fame egli lavorò per tenere alimentata la gioia sua ed | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
eterni spettacoli come avevate potuto pensare che egli avesse creato se ciò fosse stata cosa tediosa | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
specchio comico dalla luce tutta bitorzoluta così che egli potrà vedervisi nelle più ridicole maniere la | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
godrà dello spettacolo divino del suo dio egli si farà simile a lui attraversando questo purgatorio | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
a lui attraversando questo purgatorio di spine ch' egli gli ha imposto per godere primo lui e | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
e comunicare poi la stessa gioia agli eletti egli corpo umano ma perfettissimo che non ha sulle | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
profondità il privilegio di tutte le viste egli ha la gioia di tutte le luci e | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
questo siete ancora degli esseri compassionevoli egli non vi vedrà siete ancora dei vili paurosi | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
vedrà siete ancora dei vili paurosi ma egli è il solo che non potrà battersi con | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
ma il più superficiale di questa terra egli si sarebbe fermato a piagnucolare alla superficie della | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
esercitata sino ad oggi dal critico passatista egli sarà un vero e proprio professionista medico e | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
studia libidinoso scopritore di autori morti e conosciuti egli accarezza untuosamente la pila dei volumetti che ha | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
controllarsi per essere morale egli conosce e distribuisce le ricette del capolavoro chiama | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
in diversi punti della sala e sulle quali egli deve disegnare rapidamente teoremi equazioni e tavole sinottiche | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
non essendovi nelle parole in libertà nessuna indicazione precisa egli deve seguire in ciò soltanto il suo fiuto | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
splendore geometrico e la massima sensibilità numerica così egli collaborerà coll' autore parolibero gettando intuitivamente nuove leggi | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
e creando nuovi orizzonti imprevisti nelle parole in libertà che egli interpreta b chiarendo e spiegando colla freddezza | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
intorno ad una femmina attirante e seduttrice che egli finalmente afferra con un balzo fulmineo e trascina | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
ad ogni costo combattere gabriele d’ annunzio perché egli ha raffinato con tutto il suo ingegno i | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
gli cede una parte del proprio organismo affinchè egli ne disponga come crederà più opportuno e da | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
casa con catenacci di paternali idiote mentre egli va ipocritamente a fumare la pipa in un | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
donna che si sveste davanti a lui egli apprezza specialmente l' intelligenza fisica della donna | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
incapace quasi di godere della sua grande vittoria egli maledice noi suoi allenatori e tende le braccia | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
proletariati tutti sono stanchi e delusi egli non cede il suo genio farà presto | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
tenta di dar voga al teatralismo seguendo anch egli però i manifesti dei futuristi italiani le sue scene | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
vita di oggi che boccioni chiamò modernolatria egli deve amare ciò che gli uomini hanno inventato | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1926) | ||
vedi testo esteso | ||
sensazioni sono in lui allo stato intuitivo potrà egli isolarle per immergersi in uno stato d’ animo | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
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ciò è il superamento della natura umana egli sa cioè che per raggiungere ad esempio un | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
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meccanicamente a somiglianza spirituale della vita stessa egli aumenterà le linee i volumi i piani di | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
quegli oggetti secondo la loro importanza suggestiva egli creerà così degli spazi plastici irreali se confrontati | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
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stesso emana e raccoglie secondo l' utilizzazione che egli ne farà come si vede questo pittore futurista | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
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tenendo calcolo dell' esperienza futurista di allora egli agisce cioè in profondità tentando di dare ad | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
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camera da lette un ingegnoso cavallo meccanico che egli inforcava ogni mattina per compiere tutti gli esercizi | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1931) | ||
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il primo dizionario aereo nel 1918 egli eseguiva infatti i primi voli espressivi e saggi di | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1931) | ||
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elementare sul campo di busto arsizio contemporaneamente egli scriveva e propagandava noi aviatori futuristi creiamo | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1931) | ||
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un esercito straniero invocato quella repubblica romana che egli accese come un rogo sublime tra le perfide | ||
Settimelli, Emilio; Rosai, Ottone; Chiti, Remo; Maurizio, Alberto; Rosai, Bruno (1931) | ||
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e lanciagas senza una vera capacità meccanica egli non potrà dare all’ arma automatica che sostituisce | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1933) | ||
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lunga gittata senza una vera capacità meccanica egli non potrà accompagnare servire o liberare la tank | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1933) | ||
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tank senza zaino con molte bombe nel tascapane egli deve calcolare tempo e spazio tra pallottole perforanti | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1933) | ||
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capovolge l’ uomo barbuto sospingendolo verso terra egli non resiste deve ingozzare dell’ acqua | ||
Cervelli, Fernando (1933) | ||
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ah è qui è qui davvero ch’ egli vedrebbe siamo in tema di barbe innumerevoli pietosissime | ||
Cervelli, Fernando (1933) | ||
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di un’ arte nazionale senza per questo ch’ egli sia indotto a condividere le congetture di una | ||
Alberto Sartoris (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
istintivamente questo vostro amico lirico e commosso egli comincerà col distruggere brutalmente la sintassi nel parlare | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
lancerà immense reti di analogie sul mondo egli darà così il fondo analogico della vita telegraficamente | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
vissute sotto labbroni che bavano il pettegolezzo egli nel profumarsi con toccati fiori e accenti parigini | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Luigi Scrivo; Piero Bellanova (1939) | ||
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possibile fare intendere a costui la ragione egli non voleva assolutamente saperne di nettare il suo | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
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suo fondo in una delle rare visite che egli faceva venendo dalla città gli gettavo una voce | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
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d’ oro si capiva troppo bene ch’ egli lo teneva lì inutilizzato apposta per fare la | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
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e lunghi come pioppelle di un anno egli correva sfangando nei campi in cerca del letame | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
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