sistema
astenendomi assolutamente dal farvi la corte secondo il sistema dei conferenzieri cosmopoliti quando schiacciano sotto i loro | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
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sentite attraverso una scala di toni interi - sistema nuovo ma sempre sistema e di conseguenza volontaria | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
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di toni interi - sistema nuovo ma sempre sistema e di conseguenza volontaria limitazione - egli non | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
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infattibili data l' artificiosità della nostra scala a sistema temperato che noi vogliamo superare noi futuristi | ||
Balilla Pretella (1910) | ||
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evo con gli sviluppi e le modificazioni del sistema greco del tetracordo col canto gregoriano e coi | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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intimamente invece di umanizzare animali vegetali minerali sistema ormai sorpassato noi potremo animalizzare vegetalizzare mineralizzare elettrizzare | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
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futuristi dopo l' introduzione nella musica del sistema temperato la parola enarmonismo resta solo per indicare | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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un si diesis e un do quando il sistema temperato rendendo uguali tutti i semitoni ha tolto | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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note ma purtroppo l' inconveniente portato dal sistema temperato non è solo nella parola l’ | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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si sa quanto sia diversa la scala del sistema temperato da quella naturale e pure noto | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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chiamano suoni chiusi sono così scomparse nel sistema temperato le differenze fra tono grande e tono | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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mentre la stessa nota nelle diverse scale del sistema naturale poteva avere fino a quattro diverse intonazioni | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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rappresentata da quattro diversi numeri di vibrazioni nel sistema temperato invece essa è sempre identica a se | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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fra l’ uno e l’ altro il sistema armonico temperato può in un certo modo essere | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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in un certo modo essere paragonato a un sistema di pittura che abolisse tutte le infinite gradazioni | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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sensazioni coloristiche sarebbe diminuita eppure l’ attuale sistema musicale temperato si trova appunto nelle condizioni in | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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conclusioni definitive sulla necessità assoluta di adottarlo come sistema musicale totale queste conclusioni trovano la loro | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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ora il bisogno di svecchiare e allargare il sistema musicale che è in fondo ancora quello che | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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dal medio evo e tutto il magnifico sistema armonico che è stato edificato sopra basi così | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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bastasse è stato per 1 uso del sistema diatonico ristretto anche nel suo sviluppo e quindi | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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nelle frazioni più piccole del semitono quindi col sistema enarmonico è pure tolta la limitazione del suono | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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a degli orecchi da tanto tempo abituati al sistema diatonico e cromatico alcune osservazioni convinceranno subito | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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come l’ orecchio si sia abituato bensì al sistema diatonico temperato e cromatico ma preferisca la scala | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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infattibili data l’ artificiosità della nostra scala a sistema temperato che noi vogliamo superare noi futuristi | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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più logico molto più naturale di ogni altro sistema e come cadano quindi tutti i dubbi che | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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l’ enarmomsmo questi realizzano invece un completo sistema enarmonico in cui ogni tono ha tutte le | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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ciò porta naturalmente a delle modificazioni nell’ attuale sistema di scrittura musicale e di questo parlerò un’ | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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mi sembra inutile aggiungere che poiché col sistema enarmonico il suono-rumore può prendere l’ intonazione che | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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adoperare la scala diatonica e cromatica il sistema enarmonico comprendendo in sé anche l’ attuale sistema | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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sistema enarmonico comprendendo in sé anche l’ attuale sistema diatonico e le sue possibilità aggiunge a queste | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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sue proprie che sono infinite è un sistema musicale quale più completo non è forse possibile | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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di realtà nè ad una sostituzione di un sistema teorico e materiale di scenografia soggettiva in contrapposizione | ||
Prampolini, Enrico (1917) | ||
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beni ereditari e limitazione di gradi successori sistema tributario fondato sulla imposta diretta e progressiva con | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1918) | ||
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allievi professori non è dunque riformando il sistema d’ insegnamento ne trasformando le accademie in scuole | ||
Enrico Prampolini (1918) | ||
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sradicata totalmente l’ insegnamento qualunque sia il sistema non fa che incana-lare la massa degl idioti | ||
Enrico Prampolini (1918) | ||
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il nostro pensiero libero da ogni pretesa di sistema estetico è inquadrato dalla netta distinzione dei grandi | ||
Bragaglia, Anton Giulio (1919) | ||
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propria costruzione architetti esteriori sul loro sistema nervoso invece dovrebbero ripercuotersi i più minuscoli millesimi | ||
Virgilio Marchi (1919) | ||
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là della vostra rivoluzione al vostro immenso sistema di ventri comunicanti e livellati al vostro tedioso | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
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apparecchi rumoristi-lumi-nosi pompe motorini tubi carrucole ed ogni sistema di leve legno latta specchi vetri colorati luci | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
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il corpo umano sarà il centro di un sistema costruttivo pittorico oltre tutto sintetico cioè lontano dai | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
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come si vede questo pittore futurista tendendo ad un sistema d' interpretazione plastica che abbia la razionalità e | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
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le cosidette realtà questi difendono il loro sistema fotografico urlando contro ogni originalità come impotenti che | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1929) | ||
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i principi profetici e fondamentali di questo mio sistema scenico ricorderò ai tardigradi maneggiatori del teatro italiano | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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i principi profetici ed essenziali di questo mio sistema scenico ricorderò ai tardigradi mestatori del teatro italiano | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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tedesco attuale si attardano ancora per trovare il sistema di inquadrare la scena nell' arcoscenico di perfezionare | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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prossima guerra benedetta bisogna rovesciare il sistema della leva militare facendola partire dalle classi sessantenni | ||
Marinetti, Benedetta (1932) | ||
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degli spettatori e tal volta dall’ interruzione del sistema di comunicazione fra palcoscenici ottenendo cosi nuovi effetti | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
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un filo logico di idee l’ altro con sistema cosciente di fatti ma addirittura all’ oscuro della | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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di destinazione quindi fisonomia nettamente inerente al sistema logico costruttivo delle lamiere e perciò prettamente meccanica | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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ragioni che lo urbanismo razionale propugna tracciati eseguiti col sistema detto di chirurgia sistema che dispone tracciati nuovi | ||
Alberto Sartoris (1933) | ||
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propugna tracciati eseguiti col sistema detto di chirurgia sistema che dispone tracciati nuovi attraverso strade isolati campagne | ||
Alberto Sartoris (1933) | ||
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di onde cosmiche 19 cappello autosalutante mediante sistema dei raggi infrarossi 20 cappello genializzante | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Enrico Prampolini; Francesco Monarchi; Mino Somenzi (1933) | ||
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nuova architettura bisogna ammettere la modificata sensibilità e il sistema di vita assolutamente diverso da quello di un | ||
Fillia (Luigi Colombo-Fillia) (1933) | ||
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forme più pure di quanto lo consentiva il sistema tradizionale e se per l’ evoluzione della | ||
Alberto Sartoris (1934) | ||
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fatto e fa lasciando i primi con questo sistema domani nessuno vorrà più essere tra i primi | ||
Somenzi, Mino (1934) | ||
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