fatto
inaspettati organi adattati alle esigenze di un ambiente fatto di urti continui possiamo prevedere fin d' | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
vi distingue fra tutti i popoli è il fatto che voi fra tante sciocchezze pacifistiche e tante | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
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ancora vi lagnate nel vostro paese del fatto che i monelli delle vostre città morte possono | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
quello che la nostra rozzezza barbara ci ha fatto sino ad oggi considerare come suddiviso impalpabile quindi | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
colorato accentuerà con violenza il significato astratto del fatto plastico ciò che abbiamo detto sulle linee-forze | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
nella lingua tutto ciò che essa contiene in fatto d' immagini stereotipate di metafore scolorite e cioè | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
compresi non è necessario noi ne abbiamo fatto a meno d' altronde quando esprimevamo frammenti della | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
trattarono la poesia a mo della musica il fatto anzi deve essere avvenuto contemporaneamente perché a quei | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
l' espansione d' una carne possente essa ha fatto una vergogna da nascondere un vizio da | ||
de Saint-Point, Valentine (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
ha coperta d' ipocrisia e questo ne ha fatto un peccato cessiamo di schernire il desiderio | ||
de Saint-Point, Valentine (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
negli spiriti superficiali assolutamente incapaci di approfondire qualsiasi fatto nuovo come gli arabi che guardavano con indifferenza | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
fino ad ora ignorate esiste anzitutto questo fatto tutti i suoni e rumori che si producono | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
pianoforte e stanca meno di questo questo fatto che tutti percepiscono e di cui pochi si | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
terza esempio dalla descrizione di un ponte fatto dai bulgari e distrutto dai turchi sotto il | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
e si fanno volentieri gl incensatori del mal fatto in questo modo altri coniatori di monete | ||
Carrà, Carlo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
degli indigeni brasiliani si spiega ad evidenza col fatto che le loro donne per coprirsi il sesso | ||
Carrà, Carlo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
tutti indistintamente i critici italiani per il male fatto al paese e alle sue vere energie artistiche | ||
Carrà, Carlo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
è dunque che uno dei suoi tanti giocattoli fatto precisamente così un campo diviso da una fittissima | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
non siete creati no per soffrire nulla fu fatto nell' ora di tristezza e per la tristezza | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
di tristezza e per la tristezza tutto fu fatto per il gaudio eterno il dolore è | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
i suoi lamenti nessun animale ci ha ancora fatto udire una calda sonora risata che il | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
profondo del pianto dolore ce lo dimostra il fatto che l' uomo appena nato quando è ancora | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
la felicità si è fino alla nausea fatto del vieto romanticismo sopra le umane sventure le | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
più vive della nostra allegrezza nulla fu fatto con malinconia ricordatelo bene nulla è triste profondamente | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
si può intimamente ridere se non dopo avere fatto un lavoro di scavo nel dolore umano | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
fare uno sgambetto o non l' abbia addirittura fatto era indegno di vincere quella battaglia d' | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
disonorate dall' uso immondo che se ne è fatto noi futuristi le aboliamo definitivamente per adottare in | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
trattazione come condizione di assoluta necessità di un fatto-soggetto-nucleo tale da animare e giustificare l’ opera d’ | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
trattazione come condizione di assoluta necessità di un fatto-soggetto-nucleo tale da animare e giustificare l’ opera d’ | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
l' evoluzione dell' arte se si è fatto in pittura e in scultura dell' ingenuo ad | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Christofer R.W. Nevinson (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
tra futurismo e una specie di rivoluzionarismo dilettantesco fatto di pessimismo di anarchia intellettuale di individualismo isolatore | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
non è retorica la parola futurismo ha fatto da sola prodigiosamente molto bene all' italia e | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
e che deve morire è il passatismo teutonico fatto di pecoraggine intelligente di balordaggine pedantesca e professorale | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
fare per la morale ciò che altri avevano fatto per l' estetica dopo aver chiarito lucidamente le | ||
Aldo Palazzeschi; Giovanni Papini; Ardengo Soffici (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
la nostra attività di uomini moderni ci ha fatto assistere per un momento in tram in un | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
noi abbiamo una invincibile ripugnanza per il lavoro fatto a tavolino a priori senza tener conto dell' | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
giro girotondo chè anche il mondo è fatto a tondo la figlia di madama angot | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Govoni, Corrado; Cangiullo, Francesco; Buzzi, Paolo (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
nostro genio improvvisatore collaborando allo strangolamento del teutonismo fatto di balordaggine medioevale di preparazione meticolosa e d' | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Boccioni, Umberto; Russolo, Luigi; Sant'Elia, Antonio; Sironi, Mario; Piatti, Ugo (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
la conoscenza plastica non sentimentale come sempre ha fatto la critica nel nostro paese degli artisti francesi | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
venduto peggio ancora se l' acquisto e fatto dal municipio o dallo stato io pittore futurista | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
e ridigestione di tutto ciò che è stato fatto disprezzo dei giovani degli audaci dei geniali non | ||
Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Arnaldo Ginanni-Corradini (Ginna); Remo Chiti; Emilio Settimelli; Mario Carli; Vieri Nannetti; Oscar Mara (Attilio Franchi) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
studiare ed imparare tutto ciò che è stato fatto per poter fare qualche cosa di nuovo | ||
Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Arnaldo Ginanni-Corradini (Ginna); Remo Chiti; Emilio Settimelli; Mario Carli; Vieri Nannetti; Oscar Mara (Attilio Franchi) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
perché solennemente soddisfatta di ciò che è stato fatto e preoccupata di conservarlo di commentarlo e di | ||
Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Arnaldo Ginanni-Corradini (Ginna); Remo Chiti; Emilio Settimelli; Mario Carli; Vieri Nannetti; Oscar Mara (Attilio Franchi) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
principale sarà alla poesia verbale nell’ ambiente nel fatto nel gesto dell’ attore etc poesia verbale | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
come sentiamo e ci esprimiamo noi uomini abbiamo fatto per noi il mondo a nostra imagine e | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
e che deve morire è il passatismo teutonico fatto di barbarie inutile di cretinificazione sistematica dell' universo | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
questione nazionale ciò che il governo ha fatto per la sardegna in un primo periodo | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
un primo periodo l' antico regno sardo ha fatto strade magnifiche e gettato le basi di tutti | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
plebiscito fino al 1906 i governi hanno fatto inchieste il grido di dolore dell' isola sarda | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
leggi-speciali per l' isola il governo ha fatto accelerare le comunicazioni ha dato mano a bonifiche | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
al cinematografo tutto ciò che abbiamo detto e fatto per il teatro di prosa la nostra | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Emilio Settimelli; Arnaldo Ginna (Ginanna-Corradini); Giacomo Balla; Remo Chiti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
tra futurismo e una specie di rivoluzionarismo dilettantesco fatto di pessimismo di anarchia intellettuale di individualismo isolatore | ||
(1917) | ||
vedi testo esteso | ||
non è retorica la parola futurismo ha fatto da sola prodigiosamente molto bene all' italia e | ||
(1917) | ||
vedi testo esteso | ||
e che deve morire è il passatismo teutonico fatto di pecoraggine inintelligente di balordaggine pedantesca e professorale | ||
(1917) | ||
vedi testo esteso | ||
sono spiriti che vedono soltanto il piccolo fatto quotidiano e che sono assolutamente incapaci di agitare | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
concepire la scena a sè come un fatto pittorico è falso - la scena deve | ||
Prampolini, Enrico (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
da loro 6 questo sgombero sarà fatto semi-volontariamente sotto la pressione dell' esercito anglo-francese sempre | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
la dalmazia sarà italiana questo sarà il fatto nuovo sublime e necessario della glande guerra mondiale | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
di trovare il nuovo di superare il già fatto determinano i 2 punti di slancio inquietitudine | ||
Bruno, Antonio (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
ognuno poi sia come la natura l’ ha fatto perchè sia veramente qualcosa e non un' inutile | ||
Bruno, Antonio (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
nome di persona città mare lago fiume un fatto unico ecc 4° l’ alfabeto contiene oggi | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
agli utili ma regalo o premio agli operai fatto con una parte delle eccedenze sull’ utile normale | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
si può considerare come il passo più decisivo fatto dalla legislazione moderna in tale campo sono i | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
cosi detta pittura pura la rende commerciabilissima pel fatto che il pubblico trovando in essa una liberazione | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
essi dimenticano che lo storto e il mal fatto nei quadri dei veri primitivi era quasi sempre | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
- già coupé riservato a sora luna - fatto ardentissimo di luce di colore di mu sica | ||
Cantarelli, Gino (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
scrisse f.t. ft marinetti parlando sulla montagna ha fatto sentire dieci anni fa tante verità che oggi | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
dell’ invenzione del telefono stesso per il solo fatto di aver eliminato anche quale semplice intermediario l’ | ||
Azari, Fedele (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
per specialità meccaniche padiglione rosa e arancio fatto a corolle e calici per il famoso bitter- | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
vedi testo esteso | ||
sensazioni un oggetto lontano dal nostro tempo è fatto di riminiscenza manca di effettivo mistero è pittorico | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
constato e non esito a dichiarare di aver fatto molta scuola ma aggiungo anche che in questo | ||
Depero, Fortunato (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
assoluta necessità di proclamare che tutto il già fatto deve intendersi assoluta-mente fatto e non da rifarsi | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Ambrosi, Alfredo; Anselmi, Piero; Aschieri, Bruno; Bertozzi, Renzo; Di Bosso, Renato; Scurto, Ignazio; Tomba, Ernesto Amos (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
che tutto il già fatto deve intendersi assoluta-mente fatto e non da rifarsi giustifichiamo questa nostra | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Ambrosi, Alfredo; Anselmi, Piero; Aschieri, Bruno; Bertozzi, Renzo; Di Bosso, Renato; Scurto, Ignazio; Tomba, Ernesto Amos (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
nasceranno molti più figli alla patria e in fatto di donne sole non rimarrano che le non | ||
Marinetti, Benedetta (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
sicure senza invidia per coloro che hanno fatto e vinto la guerra quando voi eravate ancora | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
futurismo tipico esempio di strafottenza al già fatto esaltazione dell' invenzione ad ogni costo nascono i | ||
Tato (Guglielmo Sansoni) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
movimento revisionista e nemmeno vivere ai margini del già fatto per evitare il pericolo di far precipitare nel | ||
Antonio Marasco (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
di tutto presento questo mio disegno dal vero fatto due anni fa in umbria esso avrebbe | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
investigativa della scienzarte con un processo artistico-pittorico abbiamo fatto una scoperta scientifica ma procediamo con ordine | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
il caso delle prime automobili che per un fatto estetico seguitavano a mantenere la forma della vettura | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
esempio una casa tutta cristalli a parte il fatto importantissimo della difesa bellica che rimane insoluto servirebbe | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
masse quel miracoloso prodigio di evoluzione mentale che ha fatto concretizzare quello che i futuristi di ieri concepivano | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
arte-scienza che poi si fonde in un sol fatto concreto poiché noi chiamiamo arte ciò che si | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
ciò fa capire che trattasi di un fatto di pura estetica per meglio dire di puro | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
puro intuito però andiamo a controllare il fatto tecnicamente la prime di queste macchine erano costruite | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
dei giardini contrariamente a quanto si è fatto in america ove soltanto il grattacielo cittadino vien | ||
Alberto Sartoris (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
di apprezzare la vastità delle prospettive naturali ha fatto dei siti nei quali vive l’ architettura una | ||
Alberto Sartoris (1933) | ||
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grande arte greca nuova ecco un magnifico ideale-dovere fatto apposta per esaltare il vostro infaticabile entusiasmo | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
ogni rumore e infinita varietà dì concreto-astratto e fatto-sognato mediante un popolo di rumori 11 | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
ogni rumore e infinita varietà dì concreto-astratto e fatto-sognato mediante un popolo di rumori 11 | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
un disco fonografico che il macchinantropo avrà fatto incidere ed avrà depositato in vita presso | ||
Renato Di Bosso (Renato Righetti) (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
delle realizzazioni in atto tuttavia sarebbe un fatto di minima gravità la bellezza dell' architettura moderna | ||
Fillia (Luigi Colombo-Fillia) (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
la costruzione di ogni singola casa come un fatto industriale case automobili navi aeroplani hanno la | ||
Fillia (Luigi Colombo-Fillia) (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
potenza tutto ciò che il progresso inventa il fatto di volere come oggi accade fare meglio di | ||
Alberto Sartoris (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
sarà quello di convogliare l’ opinione pubblica sul fatto che una nazione come la nostra che abbia | ||
Alberto Sartoris (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
al nostro sogno altri immensi orizzonti ha fatto spostare lo sguardo dell' uomo dall’ ammirazione per | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
fede la chiesa cattolica non ha mai fatto questioni di stile 3 in molli | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
a qualsiasi tecnica prampolini e baumeister hanno fatto sempre della pittura murale in rilievo si sono | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
suoi ranghi dubbiosi e tardi ma male ha fatto e fa lasciando i primi con questo sistema | ||
Somenzi, Mino (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
ma esitano ad applicarla ad un nuovo autentico fatto artistico questa nuova sensibilità ha bisogno per esprimersi di | ||
Munari, Bruno; Manzoni, Carlo; Furlan, Gelindo; Ricas, Riccardo; Cassolo Bracchi, Regina (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
milano rapallo lucca il musicista futurista aldo giuntini ha fatto stravincere la nostra tesi esposta col manifesto dell’ | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
che nella poesia e nella prosa ne hanno fatto grandissimo uso spesso camuffandole con una falsa punteggiatura | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
ottimista e non scoraggiarsi in confronto al già fatto per sentirsi padrone dell’ avvenire essere lieti | ||
Buccafusca, Emilio; Forlin, Corrado; Averini, Riccardo; Ganzaroli, Walter; Stoppele, Rino; Pattarozzi, Gaetano; Pennone, Luigi; Veronesi, Ugo (1938) | ||
vedi testo esteso | ||
dobbiamo riconoscere l’ immenso già osato e già fatto proclamando che ad ogni costo bisogna aggiungere o | ||
Buccafusca, Emilio; Forlin, Corrado; Averini, Riccardo; Ganzaroli, Walter; Stoppele, Rino; Pattarozzi, Gaetano; Pennone, Luigi; Veronesi, Ugo (1938) | ||
vedi testo esteso | ||
per affrontare con la mente libera dal già fatto l’ estetica veloce del nostro mondo meccanico 3 | ||
Tullio Crali (1940) | ||
vedi testo esteso | ||
sua fisionomia cosmica attraverso i potenti telescopi hanno fatto sì che le nostre facoltà mentali e sentimentali | ||
Tullio Crali (1940) | ||
vedi testo esteso | ||
l’ antisemitismo e aggiunge chi non ha fatto la guerra non ha voce in capitolo firmato | ||
De Angelis, Rodolfo (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
silografia intesa come opera d arte questo solo fatto rivela la generale assoluta mancanza di vere e | ||
Renato Di Bosso (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
la storia del fosso che me lo aveva fatto inimicare e stabilire buoni rapporti di vicinato giovevoli | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
potuto rubarglielo fino all’ ultima briciola l’ avrei fatto senza scrupolo non me lo avrebbe venduto | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
il letame a caricarlo coi forconi non avrebbe fatto più rumore di palate di argilla si | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
come se un’ orrenda massa di dolore avesse fatto improvvisamente irruzione dalla terra o si fosse abbattuta | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
vedi testo esteso | ||