lui
forte poeta triestino mario cavedali intorno a lui si affollano moltissime altre figure bellicose di pubblicisti | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
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uomo moltiplicato che noi prepariamo per occuparci di lui noi abbandonammo nietzsche una sera di dicembre sulla | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
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in modo che essa si prolunghi fuori di lui come un immenso braccio invisibile il sogno e | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1910) | ||
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di svolgimento ideologico questo svolgimento consiste per lui nella primitiva e infantile ripetizione periodica di | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
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punti lo supera idealmente più forte di lui ma musicalmente inferiore è g charpentier in | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
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tentato di creare e divinizzare soggetti prima di lui disprezzati o lasciati alla bassa riproduzione veristica | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
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rami e lo stridio delle pietre è lui che ferma a un tratto i timpani delle | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
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sensazioni coll' universo intero conosciuto o intuito da lui e per dare il valore esatto e le | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
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vostra serietà se volete comprendere qualche cosa di lui e della sua creazione e specialmente di questa | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
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suo dio egli si farà simile a lui attraversando questo purgatorio di spine ch' egli gli | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
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ch' egli gli ha imposto per godere primo lui e comunicare poi la stessa gioia agli eletti | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
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scoperte tecniche di un maestro che creerebbero in lui una nuova personalità-plastica ma col brusco e affrettato | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
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quelle virtù caratteristiche del sardo che fanno di lui l' amico fedele l' ospite generoso il | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
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quando esplode troppo in alto o dietro di lui la danzatrice mostrerà un cartello stampato in | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
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diretto verso uno stile boccioni è di lui che più abbiamo presente l' opera della primissima | ||
Emilio Notte; Lucio Venna (Giuseppe Landsmann) (1917) | ||
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onori e agi a chi vale più di lui e lui lo sa una volta era | ||
Bruno, Antonio (1917) | ||
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agi a chi vale più di lui e lui lo sa una volta era poeta laureato | ||
Bruno, Antonio (1917) | ||
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sé ben altro c’ è dentro di lui un nuovo tipo d’ italiano che uscirà plasmato | ||
Emilio Settimelli (1917) | ||
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piacevole della donna che si sveste davanti a lui egli apprezza specialmente l' intelligenza fisica della | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
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cerchio su tutti gli esseri umani simili a lui simpatizzanti e simpatici rappresenta la più vasta | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
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fascismo ha ringiovanita l' italia spetta a lui l' aiutarci nel rinnovamento dell' ambiente artistico ove | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1923) | ||
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tanto per rifornire di acqua il radiatore per lui inesplicabilmente rovente le sofferenze e l’ inevitabile | ||
Azari, Fedele (1924) | ||
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e se si è dato il petto a lui non si può dare il petto a lei | ||
Cangiullo, Francesco (1926) | ||
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è l' artista che l' ha creata a lui tutti i mezzi per illustrarla e per lanciarla | ||
Depero, Fortunato (1927) | ||
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ecco dunque che tutte queste sensazioni sono in lui allo stato intuitivo potrà egli isolarle per immergersi | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
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un quadro futurista non riesce a individuare forme a lui note dimentica che quando ammira una nuova macchina non | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
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fare una bella capriola doveva necessariamente farla anche lui dietro di me massima attenzione sospesa la | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1931) | ||
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mino somenzi nella prima giornata aerosportiva organizzata da lui a roma nel novembre 1930 intuì una | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1931) | ||
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dagli sgherri papalini lanciati infinite volte contro di lui mazzini fu anch esso calunniato deriso perseguitato | ||
Settimelli, Emilio; Rosai, Ottone; Chiti, Remo; Maurizio, Alberto; Rosai, Bruno (1931) | ||
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le alpi prima che il nemico le scavalchi lui e distrugga i nostri centri industriali e i | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1933) | ||
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in merito alla dottrina razionale si attende da lui la impostazione del problema generico degli elementi standardizzati | ||
Alberto Sartoris (1934) | ||
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cerchio su tutti gli esseri umani simili a lui simpatizzanti e simpatici rappresenta la più vasta | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
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cui è figlia e moglie figlia perché da lui generata moglie perché merce essa il lavoratore sussiste | ||
(1935) | ||
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con l’ universo intero conosciuto o intuito da lui e per dare il valore esatto e le | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1937) | ||
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depero su una nuova forma di applicazione autarchica da lui ideata ringraziamo gli architetti razionali che hanno | ||
Depero, Fortunato (1939) | ||
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insiste razionalmente e sbaglia l’ italiano quando anche lui ribatte con il razionalismo se il razionalismo | ||
Depero, Fortunato (1939) | ||
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antonio sant’elia fondendo la casa concepita da lui come una macchina gigantesca razionale ascensionale e velocizzatrice | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1940) | ||
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bacio quasi astratto preme non sulla carne di lui ma sull’ orgoglio di amare in modo più | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1940) | ||
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dall’ alto occhio ublotto dell’ ammiraglio venuto anche lui e in palco per disciplinare l’ oceanica serata futurista | ||
De Angelis, Rodolfo (1941) | ||
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a roma mi dettò questa 1° stesura da lui modificata in seguito e data alla stampa la | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Crali, Tullio; Bagnaresi, Francesco (1942) | ||
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manifesto da me proposto a marinetti e con lui discusso per la stesura definitiva purtroppo non fu | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Crali, Tullio (1944) | ||
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