erano
colava veemente dalle porte i cui ponti levatoi erano imbuti trepidanti e sonori attraversammo le rovine | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
segnava il nostro orizzonte irto di fuggiaschi erano le orde di podagra e di paralisi che | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
colava veemente dalle porte i cui ponti levatoi erano imbuti trepidanti e sonori attraversammo le rovine | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
segnava il nostro orizzonte irto di fuggiaschi erano le orde di podagra e di paralisi che | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
rumori più forti che interrompevano questi silenzi non erano né intensi né prolungati né variati poiché | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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tanto più grande quanto più gli elementi combinati erano distanti estranei gli uni agli altri e quanto | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
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cioè drappeggiati solenni gravi incomodi e sacerdotali erano espressioni di timidezza di malinconia e di schiavitù | ||
Balla, Giacomo (1914) | ||
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da noi superate e condannate a pubblici che erano rivoluzioni imprigionate nelle sale dal politeama garibaldi | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
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di adrianopoli sulla tavola davanti a me erano disposti un apparecchio telefonico delle assicelle e dei | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1916) | ||
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delle mitragliatrici in tre punti della sala erano preparate tre lavagne alle quali mi avvicinavo alternativamente | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1916) | ||
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colle mie parole in libertà in una sala lontana erano disposti due grandi tamburi dai quali il pittore | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1916) | ||
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turco di rughe filosofiche mi domandò come erano costruite le nostre nuove bombarde per tutta | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1916) | ||
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di eleganza di emozione sintetica una volta erano impossibili questi requisiti perché mancava la macchina | ||
Arnaldo Ginna (Ginanni-Corradini) (1916) | ||
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le prime danze orientali pervase dal terrore religioso erano pantomime ritmate e simboliche che riproducevano ingenuamente il | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
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un carro-trasporto di oggi se un tempo erano di moda e potevano accontentare il quadrato e | ||
Emilio Notte; Lucio Venna (Giuseppe Landsmann) (1917) | ||
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di tali esperimenti dei quali solo 70 erano in esistenza nel 1910 secondo i rilievi | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1919) | ||
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due grandi correnti artistiche che prima della guerra erano le più tipiche e rappresentative della pittura d' | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
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accusarmi di riprendere i vecchi metodi perché questi erano di una concezione completamente diversa da molti secoli | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1925) | ||
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realtà della vita stessa i vecchi simboli erano l’ immagine plastica dei sogni dei desideri delle aspirazioni | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
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sogni dei desideri delle aspirazioni degli uomini erano la possibilità di ammirare espressi in forma e | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
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di splendore- anche i loro prodotti eccelsi erano in simultanea glorificazione le architetture le reggie i | ||
Depero, Fortunato (1931) | ||
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journal di parigi nelle arti decorative le strade erano da tempo aperte dalla scuola di marinetti | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
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nel causale nell' effimero poiché tali esperienze sceniche erano il prodotto di aspirazioni singole di individualità che | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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diversi precursori della nuova architettura prima del 1914 erano semplicemente preoccupati di risolvere problemi tecnici o stilistici | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
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quadri costruiti con forme astratte i quadri erano paganini edgardo poe la musica della danza ritmi | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
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ma insomma nel caso di questo paesaggio come erano gli alberi le case ecc se erano | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
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erano gli alberi le case ecc se erano reali dovevano essere precisate le nubi solo | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
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russo-giapponese su 100 feriti giapponesi ve ne erano 97 colpiti da arma da fuoco e | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1933) | ||
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il fatto tecnicamente la prime di queste macchine erano costruite con puri principi di razionalismo ma esse | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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il preconcetto che stabiliva che ovunque non vi erano uomini la terra era bella ma determinano le | ||
Alberto Sartoris (1933) | ||
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e gli odori parlanti di questo congresso mediterraneo erano interrotti dalla eloquente risacca di un vecchio ufficiale | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1933) | ||
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possibilità di ottenere un modellato diligentemente costruito - erano rimaste però - nella grafia - sostanzialmente vincolata | ||
Renato Di Bosso (1941) | ||
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conseguenza i risultati artistici per le rispettive personalità erano di un decorativismo formale e stucchevole in | ||
Renato Di Bosso (1941) | ||
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le prime grida creò istintivamente dei suoni che erano in diretto rapporto col fenomeno al quale si | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Crali, Tullio (1944) | ||
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le parole si incrociarono e non coincisero più erano nate le lingue e con le lingue la | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Crali, Tullio (1944) | ||
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fecero la loro prima apparizione verso il 1912-1914 erano saggi giustificati esclusivamente da problemi visivi o da | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
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alla galleria goemans a parigi nel 1930 erano esposti saggi di papiers-collés di collages e photomontage | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
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ray mirò dalì tanguy magritte ma non c' erano né sculture d' oggetti né oggetti fantasma | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
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nel 1917 quando picasso e cocteau erano a roma s' interessarono ai miei polimaterici che | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
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