quello
di cose che non hanno altro valore che quello di essere corrose e consunte dal tempo | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
amor dello chic voi non parlate mai di quello che fate poiché è vostra regola l' essere | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
non voglio insistere e mi affretto a denunciare quello che noi consideriamo come il vostro difetto maggiore | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
di un uomo è interessante per noi quanto quello di una lampada elettrica che soffre e spasima e | ||
Umberto Boccioni; Carlo Dalmazzo Carrà; Luigi Russolo; Gino Severini; Giacomo Balla (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
avere come tutte le arti altro scopo che quello di strappare l' anima del pubblico alla bassa | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
madre a cui è morto il figlio o quello di una ragazza che non può sposare il | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
o accademica questo metodo alquanto simile a quello dei greci di raffaello di tiziano del veronese | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
bisogna che il quadro sia la sintesi di quello che si ricorda e di quello che si | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
sintesi di quello che si ricorda e di quello che si vede bisogna rendere l' invisibile | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
quindi di stile estendendo la sua plastica a quello che la nostra rozzezza barbara ci ha fatto | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
movimento cioè rendendo sistematico e definitivo come sintesi quello che l' impressionismo ha dato come frammentario accidentale | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
ritmo altrettanto bello ma infinitamente più nuovo di quello d' una palpebra animale conclusioni 1 | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
piccolissimo puro-sangue altri più avanzati potrebbero paragonare quello stesso fox-terrier trepidante a una piccola macchina morse | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
comune errore viene distrutto da questa legge cioè quello di concepire come di posa il terzo accento | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
ridicola l' idea alle donne che pensano quello che ho osato dire a coloro pei | ||
de Saint-Point, Valentine (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
necessario è divenuto ormai per il nostro orecchio quello che all' occhio è un viso troppo noto | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
l' unione dei ritmi più diversi oltre a quello predominante 4 ogni rumore avendo | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
piccolissimo puro-sangue altri più avanzati potrebbero paragonare quello stesso fox-terrier trepidante a una piccola macchina morse | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
dell' aggettivo in un modo assolutamente diverso da quello usato fino ad oggi bisogna considerare gli | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
un solo movimento avanti e indietro e non quello totale chiamato da noi espansione sferica nello spazio | ||
Carrà, Carlo Dalmazio (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
mediante un processo oscuro sono diventati forza-ambiente determinando quello stato d animo che per noi pittori futuristi costituisce un | ||
Carrà, Carlo Dalmazio (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
il sistema musicale che è in fondo ancora quello che ci fu tramandato dal medio evo | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
futurista 11 maggio 1912 e a quello sull' immaginazione senza fili e le parole in libertà 11 maggio 1913 dd19130511 11 | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
meno possibile e in modo assolutamente diverso da quello usato fino ad oggi bisogna considerare gli | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
sostantivo assoluto più vasto e più potente di quello propriamente detto l' aggettivo semaforico o aggettivo-faro | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
ma la nave le sue macchine i passeggieri quello che io faccio e il mio stesso spirito | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
sarà stampata in un carattere meno grosso di quello della prima linea e più grosso di quello | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
quello della prima linea e più grosso di quello della terza esempio dalla descrizione di un | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
ognuno fissi gli occhi allo scopo che era quello di imbrogliarsi a vicenda davano un' impressione | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
fastidiosissimi il teatro di varietà non deve essere infatti quello che purtroppo è ancora oggi quasi sempre un | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
ha sempre tradito il suo compito che è quello di servire di trait d’ union tra l’ | ||
Carrà, Carlo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
l’ altra parte del suo dovere che è quello di essere il controllo vigilante sul denaro dei | ||
Carrà, Carlo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
architettura l' architettura è per la scultura quello che per la pittura è la composizione e | ||
Umberto Boccioni (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
introvabile pertugio a far paragoni fra questo e quello invece di buttarvisi dentro risoluto alcuni vi | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
maturazione bisogna abituarsi a ridere di tutto quello di cui abitualmente si piange sviluppando la nostra | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
viene dalla ammirazione dall' invidia dalla vanità quello che ci dice il dolore umano non è | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
gridi le boccacce degli insegnanti ecc il funerale quello dal quale saltarono fuori tanti topolini quello nel | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
funerale quello dal quale saltarono fuori tanti topolini quello nel quale il cadavere gonfiò gonfiò e salì | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
gonfiò gonfiò e salì per l' azzurro o quello nel quale gustò un delizioso dito di pasta | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
nei prossimi inevitabili conflitti dei popoli vincerà quello che avrà la più profonda coscienza di questa | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
qualcuna delle scoperte ha un valore minore di quello indicato o alle addirittura manca dovrà essere processato | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
muscolature quella perfezione scintillante d' ingranaggi precisi e quello splendore geometrico che noi vogliamo raggiungere in poesia | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
animo lirico o drammatico o comico analogo a quello a mia volta subito nel contatto con la | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
quadro favorevole e adatto a formare nello spettatore quello stato d’ animo da me prescelto e voluto | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
dalle antichità egiziana indiana o bizantina e da quello sbalorditivo fiorire di idiozie e di impotenza che | ||
Sant'Elia, Antonio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
determinare differenze formali tra l' edificio nuovo e quello vecchio ma di creare di sana pianta la | ||
Sant'Elia, Antonio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
la formidabile antitesi tra il mondo moderno e quello antico è determinata da tutto quello che prima | ||
Sant'Elia, Antonio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
mondo moderno e quello antico è determinata da tutto quello che prima non c' era nella nostra | ||
Sant'Elia, Antonio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
campo della sagometta del capitelluccio del portoncino in quello più ampio dei grandi aggruppamenti di masse della | ||
Sant'Elia, Antonio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
inesauribile miniere archeologiche il sottosuolo di roma quello dell' umbria della toscana della campania e della | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
70 80 accadeva a napoli quello che purtroppo è accaduto in tutta l' italia | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
la pesante vuotaggine dei suoi accademici tutto quello che si racconta sugli artisti napoletani della seconda | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
combattiate contro il vostro tradizionale lazzaronismo non in quello che ha di acuto ed etnicamente profondo ma | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
intensità in imprevisto e perciò in valore artistico quello meraviglioso di parigi questo groviglio tumultuoso ha | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
vuol comperare vendete ma disprezzate e non ascoltate quello che vi dicono pensate che oggi come | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
uomo invidiò il ritmo dei torrenti simile a quello del galoppo d' un cavallo l' uomo | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
dia un rendimento maggiore un valore superiore a quello di una scoperta rarissima che riguardi l' orbita | ||
Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Arnaldo Ginanni-Corradini (Ginna); Remo Chiti; Emilio Settimelli; Mario Carli; Vieri Nannetti; Oscar Mara (Attilio Franchi) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
poesia verbale e massimamente musica come se quello che si ode non fosse realtà naturale come | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
ode non fosse realtà naturale come lo è quello che si vede o che si tocca | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
l’ unico ed eterno scopo della vita è quello di vivere da ciò adorazione della vita | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
ciminiere piroscafi dinamo energia genio futurismo e vedete quello che non c' è ancora tra cormons e | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
origine da impulsi sentimentali la lombardia è quello che è per le sue pianure per la | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
di più bisogna dare alle forze dell' isola quello sviluppo che si dà all' industria di guerra | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
impeto e con un successo guerriero parallelo a quello de nostri soldati lassù mai come | ||
Arnaldo Ginna (Ginanni-Corradini) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
si annidava la polvere di intere generazioni e quello che è peggio vi si annidavano via via | ||
Arnaldo Ginna (Ginanni-Corradini) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
avere una fisonomia che va d’ accordo con quello che vi si deve compiere mi pare | ||
Arnaldo Ginna (Ginanni-Corradini) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
no-stri bisogni mi pare un degno compito quello di introdurre una raffinatezza elevata una eleganza nuova | ||
Arnaldo Ginna (Ginanni-Corradini) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
del proletariato più laborioso più economo più ricercato quello che è necessario oltre che agli stati uniti | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
forme nuove e attuali necessariamente lontane e diverse di quello già create ed è senza dubbio un idiota | ||
Bruno, Antonio (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
ai profitti il primo tentativo concreto fu quello di jean leclaire nel 1842 il finale | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
il diritto della collettività nazionale a limitare quello dell’ individuo rappresentata da quei mille o duemila | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
peso sull’ arco delle nostre spalle e su quello incorporeo ma indubbiamente più significativo del nostro spirito poetico | ||
Virgilio Marchi (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
trincea ci à vagliato e riempiti d' orgoglio quello che ci sostiene soli contro tutti sicuri che | ||
Gino Galli (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
realtà un ideale più livellatore e pacificatore di quello che voi urlate lavorare tutti poco per mangiare | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
vostro tentativo di comunismo abbia almeno come risultato quello di distruggere le nuove ineguaglianze prodotte dallo sfruttamento | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
sangue italiano versato a tripoli era migliore di quello versato ad abba garima quello versato sul | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
migliore di quello versato ad abba garima quello versato sul carso migliore quello versato sul piave | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
abba garima quello versato sul carso migliore quello versato sul piave e a vittorio veneto migliore | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
ferreo e militare del generale diaz e a quello lirico che pronunciò il glorioso siluratore della viribus | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1922) | ||
vedi testo esteso | ||
a che fare coi loro atteggiamenti politici come quello bolscevico del futurismo russo divenuto arte di stato | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1923) | ||
vedi testo esteso | ||
compito primissimo del genio rinnovatore è quello di creare un’ estetica fra i creatori | ||
Carmelich, Giorgio (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
creazione adeguata dì un’ estetica intuitivamente moderna quello che già avvenne in ogni epoca presso gli | ||
Carmelich, Giorgio (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
come non ne potrà sentire il bisogno quello che virgilio marchi diceva in riguardo all’ architetto | ||
Carmelich, Giorgio (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
formule pecca di soverchio schematismo nella realizzazione quello che gli italiani e i francesi hanno saputo | ||
Carmelich, Giorgio (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
culturale e non può darci emozioni sensuali quello che fu per noi ragione di spiritualità diventa | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1926) | ||
vedi testo esteso | ||
qualunque campo della produzione al di fuori di quello dell' arte è permessa e ammessa la più | ||
Depero, Fortunato (1927) | ||
vedi testo esteso | ||
attributi io intendo riferirmi al quadro a quello spazio racchiuso da una cornice e che è | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
grande successo il manifesto sulla fotografia futurista e quello sulla aeropittura la federazione fascista degli artigiani | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Sansoni, Guglielmo (Tato) (1930) | ||
vedi testo esteso | ||
ad assumere un aspetto vivente più vicino a quello meccanico che a quello umano di una volta | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
vivente più vicino a quello meccanico che a quello umano di una volta la macchina non | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
analizziamo l’ impiego quotidiano del nostro tempo rileviamo che quello veramente vissuto cioè dedicato ai piaceri dello spirito | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
ecc è relativamente minimo in confronto di quello sprecato nel sonno o nelle cure di igiene | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
suo fulgore bianco-azzurro superiore in purezza celestiale a quello rosso-giallo carnale lussurioso delle candele le meravigliose pitture | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Fillia (Luigi Colombo) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
nelle automobili e negli aeroplani odio tutto quello che è sporco mal dipinto e caotico | ||
Fortunato Depero (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
a rappresentare come nel teatro greco e in quello medioevale dopo l' apparizione di wagner ha compiuto | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
retta e il sorvolare contengono senso opposto a quello lento meticoloso paziente sconclusionato dell' automobile sulle strade | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
dell' automobile sulle strade ad s e a quello asmatico burocratico delle ferrovie treni tunnel e notazioni | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
sono attive nell' azione di qualsiasi corpo da quello umano a quello meccanico e la fabbricazione | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
azione di qualsiasi corpo da quello umano a quello meccanico e la fabbricazione in serie non | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
più nobile e più tormentoso dei nostri bisogni quello di subire a metà la morte del sonno | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
nelle sue decisioni lo sforzo delle mobilitazioni e quello conseguente del perfezionamento e del munizionamento altri | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
ed equilibrismi che non hanno altro vantaggio che quello di aumentare il costo delle costruzioni e il | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
non aveva forse ancora un’ esatta cognizione di quello che poteva essere una nuova guerra mondiale di domani | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
non si attacca a niente del realizzato se quello che può realizzare è migliore insomma progredire | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
miracoloso prodigio di evoluzione mentale che ha fatto concretizzare quello che i futuristi di ieri concepivano artisticamente la | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
intuitivamente scienza ciò che deriva da analisi cioè quello che si crea con conoscenza quindi estetica | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
l’ artista intuisce il calcolatore tecnico verifica quello che è strano ma ormai indiscutibile è che | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
isolati campagne e proprietà esistenti in opposizione a quello detto di medicina il quale invece si sviluppa | ||
Alberto Sartoris (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
sarà firmato da futuristi specialmente incaricati lanciamo oggi quello particolare del cappello italiano il primato mondiale | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Enrico Prampolini; Francesco Monarchi; Mino Somenzi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
che non avesse altro intento all’ infuori di quello della canzonatura e semplicemente carnevalesca quella signora che | ||
Govoni, Corrado (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
potrebbero citare infiniti esempi basta fra tutti quello del bramo dei promessi sposi l’ addio ai | ||
Govoni, Corrado (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
ancora nelle mani dei poeti non soltanto quello della lirica ma anche quello del teatro di | ||
Govoni, Corrado (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
non soltanto quello della lirica ma anche quello del teatro di prosa quando esso si | ||
Govoni, Corrado (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
ricorrere alle parole in libertà il radiasta deve esprimersi in quello stile parolibero derivato dalle nostre parole in libertà che già | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
già circola nei romanzi avanguardisti e nei giornali quello stile parolibero tipicamente veloce scattante sintetico simultaneo | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
sole e in fregola di commenda ma quello che a me preme di affermare è questo | ||
Cervelli, Fernando (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
e il sistema di vita assolutamente diverso da quello di un tempo l' universalità della macchine | ||
Fillia (Luigi Colombo-Fillia) (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
due ruote che girano in senso opposto a quello dell’ apparecchio e i cui centri sono in | ||
Balla, Giacomo; Marinetti, Benedetta; Depero, Fortunato; Dottori, Gerardo; Colombo, Luigi (Fillia); Marinetti, Filippo Tommaso; Prampolini, Enrico; Somenzi, Mino; Sansoni, Guglielmo (Tato) (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
idee e le mie opere nella vita sarà quello di convogliare l’ opinione pubblica sul fatto che | ||
Alberto Sartoris (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
riporta in primo piano un problema non indifferente quello della pittura nella casa ed è un | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
soggetti fascisti hanno valore emotivo senza dubbio superiore a quello procurato da un semplice arredamento i quadri | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
la battaglia nel campo artistico perchè come in quello politico la vincerà sicuramente il regime fascista | ||
Somenzi, Mino (1934) | ||
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a che fare coi loro atteggiamenti politici come quello bolscevico del futurismo russo divenuto arte di stato | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
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tradizione artistica e indirizzandone la concezione umana verso quello che si può chiamare una morale fascista del cinematografo | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
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muscolizzato da potenti ingranaggi e di cinghie potenza quello umano del lavoratore lo soccorre lo fortifica e | ||
(1935) | ||
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motto la loro febbre il loro metodo sarà quello del fare il dopolavoro artisti avrà una | ||
Depero, Fortunato; Baldessari, Roberto Iras; Casalini, Guido; Raffaelli, Alverio; Tiella, Giovanni (1937) | ||
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inoltre il compito perentorio degli artisti è quello anche di disprezzare e annullare i campanilismi imbecilli | ||
Depero, Fortunato; Baldessari, Roberto Iras; Casalini, Guido; Raffaelli, Alverio; Tiella, Giovanni (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
compito della poesia e delle arti è sempre quello di idealizzare l’ universo verbalizzarne riplasmandone e sonorizzandone | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1938) | ||
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nell' italia imperiale fascista figlia della guerra veloce quello di organizzare con proficua distribuzione d' intuiti e | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1938) | ||
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tanto dialoghi ansiosi di spettatori chi è quello là cosa fa quella lì cosa | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Bruno Ginanni-Corradini) (1938) | ||
vedi testo esteso | ||
con colori e immagini ogni specifico ambiente da quello privato a quello pubblico dall' osteria al caffè-ristoratore | ||
Depero, Fortunato (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
immagini ogni specifico ambiente da quello privato a quello pubblico dall' osteria al caffè-ristoratore dalla stanza per | ||
Depero, Fortunato (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
il quale non ha più alcun contatto con quello strisciante e carico di malati sentimentalismi archeologie e | ||
Tullio Crali (1940) | ||
vedi testo esteso | ||
può marciare forti e fortini che assediati come quello di passo uarieu sono aeropoeticamente e aeropittoricamente paragonabili | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
se voi signora non avete altro stantuffo che quello lì vi compiango e scoppia l’ ilarità | ||
De Angelis, Rodolfo (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
può marciare forti e fortini che assediati come quello di passo uarleu sono aeropoeticamente e aeropoeticamente paragonabili | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Farfa (Vittorio Osvaldo Tommasini); Giovanni Acquaviva; Aldo Giuntini; Luigi Scrivo (1943) | ||
vedi testo esteso | ||
del sentimento del colore nasce un nuovo sentimento quello del lirismo della materia l' arte polimaterica non | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
vedi testo esteso | ||
binomio arte-vita binomio che s' identifica con quello tecnica-organizzazione aspetti mediati del nuovo ordine spirituale e | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
vedi testo esteso | ||