esse
sono più d' ogni altra suscettibili d' insudiciarsi esse non possono assolutamente esser maneggiate dai passatisti | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
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tutte le specie di ricostruzioni storiche sia che esse traggano interesse dalla figura di un eroe o | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
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cosa portate delle zappe sbarazzatevene esse non hanno scavato altro che fosse mortuarie | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1911) | ||
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superiore né inferiore alla maggioranza degli uomini esse sono uguali tutte e due meritano lo | ||
Valentine de Saint-Point (1912) | ||
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da cogliere con parsimonia come diceva voltaire esse costituiscono il sangue stesso della poesia la | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
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immagini contengono rapporti vasti tanto più a lungo esse conservano la loro forza di stupefazione bisogna | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
da cogliere con parsimonia come diceva voltaire esse costituiscono il sangue stesso della poesia la | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
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immagini contengono rapporti vasti tanto più a lungo esse conservano la loro forza di stupefazione manifesto | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
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certo modo slegate le note avendo tolto ad esse i più delicati legami che le possono unire | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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ritenute sciagure da bagnare di pianto se esse fossero state un tantino approfondite noi le avremmo | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
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figurine per i più piccoli o partiranno da esse centinaia di topolini prima bianchi poi neri o | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
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cioè approfondiamo queste cose e troveremo in esse la loro sostanza la verità ridere quando | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
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dei rapporti e istituire delle relazioni tra di esse cioè accozzarle disgiungerle crearne delle combinazioni da | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
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creare un capolavoro in parole in libertà servendosi solo di esse 2 - logica abolizione di | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
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mezzo di calcoli la rarità di ognuna di esse cioè la quantità di energia occorsa a produrle | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
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in base a questa rarità per ognuna di esse un prezzo fisso sommare i singoli valori dare | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
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possono talvolta darci una leggiera emozione ad esse noi preferiamo la grande solidarietà dei motori preoccupati | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1914) | ||
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presentate non pretendono racchiudere un valore definitivo esse d’ altronde non realizzano che una piccolissima parte | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
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la mèta che mi sono proposto in esse io ho fissata e realizzata graficamente la sintesi | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
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animo dello spettatore e attraverso alla sua sensibilità esse vogliono avere un ufficio emotivo e ricostruire nello | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
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essere un' architettura dinamicamente integratrice all' infuori di esse 4 - che la decorazione | ||
Sant'Elia, Antonio (1914) | ||
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stato di scoraggiamento diffidiamo di loro poichè esse conducono all' anarchia intellettuale all' egoismo assoluto e | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
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è sorta sulle macerie delle vecchie sensibilità e su esse le energie elettriche corrono oggi prolungando all' infinito | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
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le esposizioni non sono mercati ma che in esse deve manifestarsi il vostro coraggio innovatore gli | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
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fondere assieme senza grave danno di una di esse della meno importante io direi nell’ intenzione e | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
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possono in cambio accoppiare purché l’ una di esse assuma un valore principale e l' altra un | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
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diretta e perciò non è ammissibile fra di esse parallelismo di espressione il quale le spingerebbe verso | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
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accoppiarle il complementarismo alternato cioè mentre una di esse assume un valore principale l’ altra assume un | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
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stato di scoraggiamento diffidiamo di loro poiché esse conducono all' anarchia intellettuale all' egoismo assoluto e | ||
(1917) | ||
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migliori collaboratrici poiché quanti più diritti e poteri esse otterranno alla donna quanto più essa sarà impoverita | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
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diritto di voto infatti siamo convinti che esse se ne impadroniranno con fervore e ci aiuteranno | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
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il ventre turgido e tempestoso delle nubi perchè esse possano colar giù fino alle radici delle piante | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1917) | ||
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limite della latinità cattolica di là da esse sono i greco-ortodossi e i musulmani la | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
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a contatto con le maggioranze di portare in esse il germe delle loro speranze e delle loro | ||
Emilio Settimelli (1917) | ||
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2° nel groviglio delle tendenze avanguardiste siano esse semi-futuriste o futuriste domina il colore deve | ||
Balla, Giacomo (1918) | ||
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che permettono alle mani di vagare su di esse seguendo tracce colorate e realizzando così uno svolgersi | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1921) | ||
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quali il cervello si sforzerà di condensare in esse i desideri di sensazioni tattili diverse 2 | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1921) | ||
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a tutte le esumazioni di teatro antico esse rimettono sulla scena né più né meno che | ||
Jannelli, Guglielmo; Nicastro, Luciano; Carrozza, Francesco (1921) | ||
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ancora il loro equivalente plastico nelle varie creazioni umane esse realtà non rivelando la loro energia spirituale all’ | ||
Carmelich, Giorgio (1924) | ||
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i manovratori di macchine riscontrano e riconoscono in esse primordiali sintomi di vitalità ma sono purtroppo numerosi | ||
Azari, Fedele (1924) | ||
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dei bambini dei primitivi e dei selvaggi esse mi interessarono sempre perché fatte con ogni libertà | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
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in ogni città esposizioni regionali nazionali mondiali esse esclusa quella di parigi dal 1925 sono | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
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arte lo sfruttamento delle macchine per avvicinarsi ad esse con intendimenti spirituali nel 1930 alla | ||
Colombo, Luigi (Fillia); Oriani, Giuseppe; Rosso, Mino; Diulgheroff, Nicolay; Pozzo, Ugo; Saladin, Paolo Alcide; Alimandi, Enrico; Zucco, Mario; Vignazia, Angelo (1930) | ||
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difetto prepotenza maleducazione antitalianità o bruttezza soltanto perchè esse non parlano la lingua italiana e vengono da | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
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competenza di queste due persone è certo che esse sarebbero soddisfatte di potere con l’ abolizione degli | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
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sono in questo caso nello stato di formazione esse sono per ciò nebulose fig 3 | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
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bene altro che come musei rendiamo ad esse il loro antico carattere piuttosto che farne delle | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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glaciali per quanto riguarda le pareti se esse sono fornite di buoni isolanti servono ottimamente per | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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soprattutto essere pratici rinnovare subito le cose appena esse non hanno più utilità contingente guardare sempre in | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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erano costruite con puri principi di razionalismo ma esse sono assai meno logiche delle odierne che hanno | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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tecnico analizzando queste forme noi vediamo che esse si avvicinano a dati scientifici ciò dimostra | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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evolversi veloci occorre che marcino unite fra esse non può esister mai discordanza che quando ciò | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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alla vivisezione delle minori canzoni leopardiane applicando ad esse l' ingegnoso abracadabra dei loro ridicoli schemi ab | ||
Govoni, Corrado (1933) | ||
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da me in un manifesto tra di esse domina l’ accordo simultaneo l’ accordo simultaneo | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1937) | ||
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creare le sinfonie vocali se ne vale di esse come un compositore il naturale progresso e | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Crali, Tullio (1944) | ||
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espressioni poetiche sempre nuove e non catalogabili esse assumeranno i caratteri del suo temperamento per variare | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Crali, Tullio (1944) | ||
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