cioè
bisogna avere spezzato il pane con essa e cioè aver studiato il suo modo di mangiare | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
impotenza - proclamando un concetto unico di musica futurista cioè assolutamente diversa da quella fatta finora formare | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
al valore secondario di episodi o di accessori cioè allo stesso valore a cui l' amore è | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
non può esistere arte drammatica senza poesia cioè senza ebbrezza e senza sintesi le forme | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
tutte le qualità essenziali della razza spagnuola e cioè l' amore del pericolo e della lotta il | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
dalla più grave della epidemie intellettuali il passatismo cioè il culto metodico e stupido del passato l' | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
attuale che vuole uccidere l' essenza dell' impressionismo cioè il lirismo e il movimento non si | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
manifesto abbiamo dichiarato che bisogna dare la sensazione dinamica cioè il ritmo particolare di ogni oggetto la sua | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
primavera ci manca ancora una profusione di sole cioè molto sangue sparso le donne come gli | ||
Valentine de Saint-Point (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
tempo di elementi femminili e di elementi maschili cioè un essere completo un individuo esclusivamente virile | ||
Valentine de Saint-Point (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
stesse riparandoli da ogni pericolo da ogni avventura cioè da ogni gioia che disputano la loro figliuola | ||
Valentine de Saint-Point (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
del destino non li allevate per voi cioè per la loro diminuzione bensì in una larga | ||
Valentine de Saint-Point (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
un' arte se non viene rinnovata l' essenza cioè la visione e la concezione della linea e | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
si vuol creare per scoprire le nuove leggi cioè le nuove forme che lo legano invisibilmente ma matematicamente | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
rinnovare se non cercando lo stile del movimento cioè rendendo sistematico e definitivo come sintesi quello che | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
ogni sostantivo deve avere il suo doppio cioè il sostantivo deve essere seguito senza congiunzione dal | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
fatto d' immagini stereotipate di metafore scolorite e cioè quasi tutto 8 non vi | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
11 distruggere nella letteratura l' io cioè tutta la psicologia l' uomo completamente avariato | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
d' acciaio che c' interessa per sé stessa cioè l' alleanza incomprensibile e inumana delle sue molecole | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
faccia o per di dietro ma a picco cioè di scorcio io ho potuto spezzare le vecchie | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
nuovo comune errore viene distrutto da questa legge cioè quello di concepire come di posa il terzo | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
dei movimenti o nel ritmo di questi alternando cioè o facendo succedere binariamente e ternariamente misure di | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
già stabilito per la formazione della frase alternando cioè o facendo succedere binariamente e ternariamente frasi alla | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
gusto per l' unione simultanea dei diversi suoni cioè per l' accordo suono complesso si manifestarono gradatamente | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
deriva la possibilità pratica di intonarlo di dare cioè ad un dato rumore non un solo tono | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
darà così il fondo analogico della vita telegraficamente cioè con la stessa rapidità economica che il telegrafo | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
volumi e le luci considerati come trascendentalismo plastico cioè secondo il loro caratteristico grado d' incurvazione o | ||
Carrà, Carlo Dalmazio (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
18 gl insiemi plastici astratti cioè rispondenti non alle visioni ma alle sensazioni nate | ||
Carrà, Carlo Dalmazio (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
poteva avere fino a quattro diverse intonazioni essere cioè rappresentata da quattro diversi numeri di vibrazioni nel | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
sono suscettibili di variazioni nel tono se sono cioè suoni o rumori di una certa durata cambiano | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
estrarlo e trasportarlo fuori del suo ambiente vitale cioè senza arrestarlo nel suo moto cori becereschi | ||
Umberto Boccioni (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
in movimento ma è un corpo veramente mobile cioè una realtà vivente assolutamente nuova e originale | ||
Umberto Boccioni (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
ritardatari del verismo e del naturalismo ma contro-arte cioè contro la statica che da secoli ha sempre | ||
Umberto Boccioni (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
linea la bellezza la giovinezza la ricchezza cioè approfondiamo queste cose e troveremo in esse la | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
ridere quando se ne ha voglia quando cioè il nostro ingegno ce ne suggerisce il diritto | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
rapporti e istituire delle relazioni tra di esse cioè accozzarle disgiungerle crearne delle combinazioni da questo | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
sono complessi e numerosi i rapporti scoperti cioè la quantità di energia cerebrale necessaria a produrre un' | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
di rumori di movimenti di sensazioni fisiche cioè mescolanza caotica inestetica e strafottente di tutte le | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
di calcoli la rarità di ognuna di esse cioè la quantità di energia occorsa a produrle fissare | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
soggetto di questo verbo tutti e tutto cioè irradiamento universale della vita che corre e di | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
se fossero espressi più astrattamente con maggior sviluppo cioè senza il tramite delle onomatopee vi sono | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
uno stato d animo d accordo onomatopeico psichico cioè fusione di 2 o 3 onomatopee | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
se fossero espressi più astrattamente con maggior sviluppo cioè senza il tramite delle onomatopee vi sono | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
stato d’ animo d accordo onomatopeico psichico cioè fusione di 2 o 3 onomatopee | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
realizzazione di una ritmica grafica arbitraria non basata cioè su un criterio geometrico di proporzione una | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
di praticità e di utilità ma rimane arte cioè sintesi espressione 3 - che | ||
Sant'Elia, Antonio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
con grande audacia l' ambiente con l' uomo cioè rendere il mondo delle cose una proiezione diretta | ||
Sant'Elia, Antonio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
uomini usarono abiti di colori e forme statiche cioè drappeggiati solenni gravi incomodi e sacerdotali erano | ||
Balla, Giacomo (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
sensibilità dei vili 2 - agilizzanti cioè tali da aumentare la flessuosità del corpo e | ||
Balla, Giacomo (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
immobilità 4 - semplici e comodi cioè facili a mettersi e a togliersi che ben | ||
Balla, Giacomo (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
lanciarsi a nuoto 5 - igienici cioè tagliati in modo che ogni punto della pelle | ||
Balla, Giacomo (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
passatismi noi futuristi sbandieriamo oggi questi vestiti antineutrali cioè festosamente bellicosi soltanto i podagrosi ci disapproveranno | ||
Balla, Giacomo (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
con bergson che la vie déborde l' intelligence cioè straripa avviluppa e soffoca la piccolissima intelligenza | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
conducono all' anarchia intellettuale all' egoismo assoluto e cioè alla negazione dello sforzo all' energia modificatrice | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
riviste è necessario però un teatro futurista cioè assolutamente opposto al teatro passatista che prolunga i | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
guerra noi creiamo un teatro futurista sintetico cioè brevissimo stringere in pochi minuti in poche | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
i nostri atti potranno anche essere attimi e cioè durare pochi secondi con questa brevità essenziale | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
intero lavoro agli atti alle scene alle battute cioè per es cambiare scenario ad ogni atto fare | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
da tuffi i campi esplorati dinamico cioè nato dall' improvvisazione dalla fulminea intuizione dall' attualità | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
il teatro futurista saprà esaltare i suoi spettatori cioè far loro dimenticare la monotonia della vita quotidiana scaraventandoli | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
questa fusione totale per ricostruire l' universo rallegrandolo cioè ricreandolo integralmente daremo scheletro e carne all' | ||
Giacomo Balla; Fortunato Depero (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
mediante lampade interne 5 autonomo cioè somigliante solo a sé stesso 6 | ||
Giacomo Balla; Fortunato Depero (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
col futurismo invece l' arte diventa arte-azione cioè volontà ottimismo aggressione possesso penetrazione gioia realtà brutale nell' | ||
Giacomo Balla; Fortunato Depero (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
sistematica infinita mediante l' astrattismo complesso costruttivo rumorista cioè lo stile futurista ogni azione che si sviluppa | ||
Giacomo Balla; Fortunato Depero (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
simile o di analogo soltanto il genio italiano cioè il genio più costruttore e più architetto poteva | ||
Giacomo Balla; Fortunato Depero (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
dei nostri manifesti futuristi dall' origine del nostro movimento cioè da 6 anni fa quando primi e | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Boccioni, Umberto; Russolo, Luigi; Sant'Elia, Antonio; Sironi, Mario; Piatti, Ugo (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
di confrontare rapidamente diversi punti lontani della terra cioè di fare meccanicamente il lavoro dell' analogia | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
esiste lungo la strada lo spirito di contraddizione cioè la vita la velocità del treno costringe | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
unico modo di accoppiarle il complementarismo alternato cioè mentre una di esse assume un valore principale | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
identico grado di potenza espressiva di valore astratto cioé poetico e non rappresentativo o descrittivo e | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
nato da pochi anni può sembrare già futurista cioè privo di passato e libero di tradizioni in | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Emilio Settimelli; Arnaldo Ginna (Ginanna-Corradini); Giacomo Balla; Remo Chiti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
con bergson che la vie déborde l’ intelligence cioè straripa avviluppa e soffoca la piccolissima intelligenza | ||
(1917) | ||
vedi testo esteso | ||
conducono all' anarchia intellettuale all' egoismo assoluto e cioè alla negazione dello sforzo dell' ener-gia modificatrice | ||
(1917) | ||
vedi testo esteso | ||
2 fino a un mese fa cioè fino all' offensiva di broussiloff le dinastie degli | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
ragione d’ essere sono sul mare adriatico e cioè sul mare totalmente latino e italiano e dalmatico | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
perchè non vi potrà essere pace e cioè tramutazione gloriosa di destini moltiplicazione di fortuna per | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
dominato ora bisogna racchiudere e realizzarsi portare cioè come si prefiggeva la rivoluzione futurista verso la fase | ||
Emilio Notte; Lucio Venna (Giuseppe Landsmann) (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
è necessario armare di uno scheletro questa materia cioè l' oggetto forzatamente da loro abbandonato poiché inteso | ||
Emilio Notte; Lucio Venna (Giuseppe Landsmann) (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
lirismo di espressione il secondo lirismo d' oggetto cioè l' oggetto considerato nella sua vita intima un | ||
Emilio Notte; Lucio Venna (Giuseppe Landsmann) (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
l' insieme infine di tali figure abbia valore esatto cioè accontenti esattamente e coincida con la nostra sensibilità estetica futurista | ||
Emilio Notte; Lucio Venna (Giuseppe Landsmann) (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
portare la nostra guerra alla sua vittoria totale cioè allo smembramento dell' impero austro-ungarico e alla sicurezza | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1918) | ||
vedi testo esteso | ||
i valori della sensualità pamplastica sono fondamentalmente cioè psico-fisiologicamente identici ma la grande divisione tra il | ||
Bragaglia, Anton Giulio (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
soltanto ornamentatrice e sensuale di un' arte astratta bidimensionale cioè coi mezzi pittorici pigmentari o d' applicazione plurimateriale | ||
Bragaglia, Anton Giulio (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
bisogni imporre al più presto l’ azionariato sociale cioè la partecipazione degli operai alle imprese questa | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
di teatro aereo complessi pirotecnici intonarumori e cioè piloti poeti e rumoristi fusi nell’ insieme della | ||
Cantarelli, Gino (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
ardentissimo di luce di colore di mu sica cioè tre stati d’ animo-base per noi giovani italiani | ||
Cantarelli, Gino (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
del nostro cuore italiano allargandosi abbraccia la patria cioè la massima quantità manovrabile di ideali interessi bisogni | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
si può sfuggire a questi due concetti-sentimenti patriottismo cioè praticità di sviluppo dell' individuo e della razza | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
di sviluppo dell' individuo e della razza eroismo cioè bisogno sintetico di superare le forse umane e | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
crescenti ammette come ogni velocità ostacoli da rovesciare cioè guerre rivoluzionarie la vita degli insetti dimostra | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
elastica dinamica inebriata di progresso pronta a tutto cioè ad improvvisare guerre o rivoluzioni senza eserciti permanenti | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
problema del benessere come soltanto può essere risolto cioè spiritualmente l' arte dev' essere non un | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
nefaste la rivoluzione politica deve sostenere la rivoluzione artistica cioè il futurismo e tutte le avanguardie domandiamo | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1923) | ||
vedi testo esteso | ||
ma in rapporto al percorso compiuto stabilire cioè il peso massimo ed in base a questo | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1923) | ||
vedi testo esteso | ||
chi deve rispondere del trasporto delle opere d arte cioè delle ferrovie dei trasporti marittimi ecc altrimenti usufruisce | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1923) | ||
vedi testo esteso | ||
manifesto futurista ciò che noi chiamiamo l' arte meccanica cioè la macchina adorata e considerata come simbolo fonte | ||
Enrico Prampolini; Ivo Pannaggi; Vinicio Paladini (1923) | ||
vedi testo esteso | ||
d' acciaio che c' interessa per se stessa cioè l' alleanza incomprensibile e inumana delle sue molecole | ||
Enrico Prampolini; Ivo Pannaggi; Vinicio Paladini (1923) | ||
vedi testo esteso | ||
i suoi doni e punisce in questo nostro tempo futurista cioè devoto alla grande religione del nuovo roma ottobre 1922 | ||
Enrico Prampolini; Ivo Pannaggi; Vinicio Paladini (1923) | ||
vedi testo esteso | ||
opachi senza lirismo monotoni tediosi deprimenti e anti-italiani cioè contrari alle belle qualità liriche spiritose esplosive improvvisatrice | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
ancora le vecchie concezioni superficiali del passato cioè da boccioni a prampolini accanto ai tentativi e | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1925) | ||
vedi testo esteso | ||
tempo e superato da nuove necessità voglio dire cioè che boccioni e specialmente prampolini hanno dato delle | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1925) | ||
vedi testo esteso | ||
clementi diversi ma indispensabili al suo funzionamento espressivo cioè un’ architettura spaziale-cromatica ecco dunque che come | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1925) | ||
vedi testo esteso | ||
dove sono raggiunte ed aumentate le ricerche precedenti cioè le unioni e i rapporti degli oggetti tra | ||
Fillia (Luigi Colombo); Pino Curtoni; A.C. Caligaris (1926) | ||
vedi testo esteso | ||
i nostri sensi ed il nostro pensiero affermiamo cioè che la macchina annulla tutto il vecchio mondo | ||
Fillia (Luigi Colombo); Pino Curtoni; A.C. Caligaris (1926) | ||
vedi testo esteso | ||
il poeta lo dimostrò letterariamente per via rettorica cioè per similitudini non scovò la ragione scientifica meccanica | ||
Cangiullo, Francesco (1926) | ||
vedi testo esteso | ||
per realizzare plasticamente ciò che il quadro rappresentava cioè volli portare a realtà e potenza archi-tettonica ciò | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
vedi testo esteso | ||
artista tendono a valorizzare la sensibilità primitiva e barbara cioè le manifestazioni costruttive dei bambini dei primitivi e | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
vedi testo esteso | ||
primi esempi con relativo programma tecnico di motorumorismo cioè la fusione complessa di espressioni plastiche astratte dinamiche | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
vedi testo esteso | ||
e tramonti a piacimento dello spettatore rendere cioè l’ opera d’ arte agitata fumante dolorante | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
vedi testo esteso | ||
deciso di fondere i due progetti e modificarli cioè di renderli pratici e prontamente eseguibili tale | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
vedi testo esteso | ||
l' immagine sacra dei vostri prodotti vi faremo cioè il cartello ma anche il tempio il padiglione | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
vedi testo esteso | ||
cornice e che è fine a sè stesso cioè di cui non è possibile riprodurre il contenuto | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
di un definitivo rinnovamento artistico io sostengo cioè che il futurismo à la sua maggiore importanza | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
l’ importanza del soggetto è essenziale bisogna cioè sentire non solo pittoricamente ma anche moralmente ciò | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
il superamento della natura umana egli sa cioè che per raggiungere ad esempio un dato luogo | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
di un sistema costruttivo pittorico oltre tutto sintetico cioè lontano dai vecchi arabeschi e dai vecchi intrichi | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
dell' esperienza futurista di allora egli agisce cioè in profondità tentando di dare ad ogni quadro | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
al suo massimo innalzamento è il sentimento cioè dell’ uomo che si serve dell’ aeroplano per | ||
Colombo, Luigi (Fillia); Oriani, Giuseppe; Rosso, Mino; Diulgheroff, Nicolay; Pozzo, Ugo; Saladin, Paolo Alcide; Alimandi, Enrico; Zucco, Mario; Vignazia, Angelo (1930) | ||
vedi testo esteso | ||
rendere lo spirito dell’ epoca questi quadri cioè rompono nettamente il cerchio della realtà per indicare | ||
Colombo, Luigi (Fillia); Oriani, Giuseppe; Rosso, Mino; Diulgheroff, Nicolay; Pozzo, Ugo; Saladin, Paolo Alcide; Alimandi, Enrico; Zucco, Mario; Vignazia, Angelo (1930) | ||
vedi testo esteso | ||
uomo se spinto all’ arte da uno spirito superiore cioè da una fede sicura l’ estetica dell’ | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
fini ben distinti da quelli cubisti solidificare cioè l' impressionismo secondo la formula di umberto boccioni | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
senso di sviluppo unitario che li anima tendenti cioè a raggiungere un’ ispressione artistica del secolo | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
che un’ arte è tale in quanto universale cioè mondialmente intelleggibile mancando l’ universalità l’ arte | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
pagano è il trionfo dell’ esterno sull’ interno cioè decorazione a questo punto è logica una | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
e tende sempre più ac aumentare questa differenza cioè ad assumere un aspetto vivente più vicino a | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
utile chiarire un equivoco troppo comune si crede cioè che la nostra volontà tenda alla pittura della | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
un accendisigaro è lo spirito meccanico che conta e cioè la modificazione che la vita moderna à portato al | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
leggi e ne interpreta lo spirito difesa cioè in blocco della lotta delle avanguardie artistiche che | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
non soltanto estetico ma sopratutto spirituale sappiamo cioè che l’ arte per l’ arte è un | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
storicamente importante come quella egiziana e quella bizantina cioè inspirata ai valori religiosi le avanguardie hanno | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
a due o tre mila km all’ ora cioè qualora s’ impiegasse un paio d’ ore fra | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
dire oltre un miliardo di km all’ ora cioè parigi new-york in un cinquantesimo di secondo | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
quotidiano del nostro tempo rileviamo che quello veramente vissuto cioè dedicato ai piaceri dello spirito o dei sensi | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
il genio i nostri prodotti le nostre imprese cioè i fattori primi della nostra vita non facciamo | ||
Depero, Fortunato (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
vetrine della maggior via di lusso del mondo cioè della quinta avenue di new-york sono la maggior | ||
Depero, Fortunato (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
di un grossissimo equivoco i fascisti cattolici cioè gli osservanti sono una risibile minoranza la | ||
Settimelli, Emilio; Rosai, Ottone; Chiti, Remo; Maurizio, Alberto; Rosai, Bruno (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
nell’ arte e nella vita ai veri patrioti cioè ai fascisti che vibrano di una autentica passione | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
saper rendere l’ interpretazione con originalità espressiva convincente cioè con chiarezza ed evidenza immagini limpide come | ||
Fortunato Depero (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
la vita che ci circonda le seconde cioè le forze astratte sono quelle che elevano trasformano | ||
Fortunato Depero (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
magiche e irreali costruzioni sceniche la scenografia cioè la scena tradizionale imperante intesa come descrizione della | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
dello spiritualismo dell' estetica e del l' arte futurista cioè il dinamismo la simultaneità e l' unità d’ | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
e spazio trairoff lo considera come un oggetto cioè come uno dei tanti elementi di scena | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
f t marinetti i caratteri della aviazione cioè lo slancio ascensionale la religione della velocità la sospensione senza | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
carichi di lirismo e d’ ispirazione soggetti cioè dove la fantasia creatrice non aia dipendente da | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
ecc 1 siate ottimisti ed entusiasti cioè senza le pieghe mentali dì pessimismo che il | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
di corsa dal canto soave alla legnata furente cioè sportivi intelligenti ed improvvisatori l’ uomo di | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
direttamente dalle ricerche dei primi pittori futuristi e cioè una sensibilità nuova indicata da artisti puri che trova | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
dare la garanzia di una stabilità decisiva devono cioè essere considerati nella piena e conclusiva loro funzione | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
da guerra che mercantili in tutti quei casi cioè che richiedono grande affidamento di resistenza e | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
diversi ognuno con caratteristiche e rendimenti speciali materiali cioè che ogni architetto deve conoscere in tutte le | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
ad una perfetta disposizione degli interni bellezza cioè naturale non falsata dai travestimenti o dalle imbellettature | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
da qualsiasi confronto con l’ estero acquistando cioè in igiene economia comodità luce ecc l' architettura | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
non hanno intenzioni letterarie ma intenzioni scientifiche capaci cioè di precisare le zone caratterizzate da uno speciale | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
parabola ascensionale futurismo significa precorrere i tempi cioè pensare al da farsi e non riposare sugli | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
no essi se sono sfruttati veramente come vetri cioè vi si lascia passare attraverso la luce e | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
crea intuitivamente scienza ciò che deriva da analisi cioè quello che si crea con conoscenza quindi | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
coloriture policrome e chiaroscuro a scopo mimetico cioè policromie simili ai colori del paesaggio-ambiente concetto già | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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comune per i mediocri e per gli impotenti cioè per la moltitudine dei rimasticatori e degli epigoni | ||
Govoni, Corrado (1933) | ||
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lotta di rumori e di lontananza diverse cioè dramma spaziale aggiunto al dramma temporale 12 | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
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sempre sempre finché saremo sulla breccia cioè finché saremo vivi perchè 20 anni | ||
Cervelli, Fernando (1933) | ||
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nociva più nauseante più ibrida di quella visibile cioè quadrata-lunga dirò meglio è ibrida nauseante nociva | ||
Cervelli, Fernando (1933) | ||
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macchina devono ancora raggiungerlo con lo spirito cioè arrivare alla perfezione alla bellezza e alla | ||
Scurto, Ignazio (1933) | ||
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macchina devono ancora raggiungerlo con lo spirito cioè arrivare alla perfezione alla bellezza e alla | ||
(1933) | ||
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un affresco un adattamento costruttivo che si leghi cioè all' ambiente e ne diventi il centro ideale | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
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legata all' industria ai prodotti alla scienza cioè alla vita deve avere perciò il suo | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
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richiede una pittura che non sia unicamente ornamentale cioè motivi di forma e di colore in armonia | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
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può accogliere dei quadri della cosidetta arte pura cioè lontana dalla vita intensa e appassionante del presente | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
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da un semplice arredamento i quadri astratti cioè non illustrativi e non rettorici sono ricchi di | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
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vogliamo preparare la gioventù italiana ad affrontare imperialmente cioè rapace mente la sicura forse prossima certo ferocissima | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
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del nostro cuore italiano allargandosi abbraccia la patria cioè la massima quantità manovrabile di ideali interessi bisogni | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
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polimaterico senso meccanico allo stato puro macchina arte cioè invenzione di macchine inutili approfondimento nell’ universo | ||
Munari, Bruno; Manzoni, Carlo; Furlan, Gelindo; Ricas, Riccardo; Cassolo Bracchi, Regina (1934) | ||
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soltanto la parte cieca e meccanica dell' umanità cioè la folla anonima o cosidetto pubblico nei suoi | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
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creativo e fattivo 5 la mondialità cioè quel senso totale della vita terrestre che acuisce | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
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6 l' aerovita e il lirismo cosmico cioè il desiderio di distaccarsi dalla terra gustando tutto | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
forme di musica più o meno correnti oggi cioè la musica classica o classicheggiante coi suoi sviluppi | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
quotidianismo terrestre ha insegnato e insegna la religione della velocità cioè lo sforzo di sintetizzare la terra dall’ alto | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Aldo Giuntini (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
sconfitta o camuffamento d' impotenza occorre inventare cioè estrarre dalla vita che si vive una personale | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Aldo Giuntini (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
amplesso di echi musicisti italiani siate futuristi cioè curate e ringiovanite le anime dei vostri ascoltatori | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Aldo Giuntini (1934) | ||
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in italia dopo di avere propagandata l’ estetica della macchina cioè la macchina adorata e considerata simbolo fonte e | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1937) | ||
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darà così il fondo analogico della vita telegraficamente cioè con la stessa economia verbale che il telegrafo | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
che la pensano come noi e intendono collaborare cioè lavorare aderiscano saranno accolti con la festa | ||
Depero, Fortunato; Baldessari, Roberto Iras; Casalini, Guido; Raffaelli, Alverio; Tiella, Giovanni (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
pensiero ventenne primo problema credere in dio cioè nel divino che splende nelle luci e nelle | ||
Buccafusca, Emilio; Forlin, Corrado; Averini, Riccardo; Ganzaroli, Walter; Stoppele, Rino; Pattarozzi, Gaetano; Pennone, Luigi; Veronesi, Ugo (1938) | ||
vedi testo esteso | ||
offendesse ostacolasse la patria undecimo problema carrierismo cioè scelta fra poesia potere danaro con una | ||
Buccafusca, Emilio; Forlin, Corrado; Averini, Riccardo; Ganzaroli, Walter; Stoppele, Rino; Pattarozzi, Gaetano; Pennone, Luigi; Veronesi, Ugo (1938) | ||
vedi testo esteso | ||
letteratura e dall’ attivismo nella pratica attivismo cioè nazionalismo futurismo fascismo il futurismo arte-vita nutrendoci | ||
Buccafusca, Emilio; Forlin, Corrado; Averini, Riccardo; Ganzaroli, Walter; Stoppele, Rino; Pattarozzi, Gaetano; Pennone, Luigi; Veronesi, Ugo (1938) | ||
vedi testo esteso | ||
l' ammobiliamento e la decorazione inerente l' addobbo cioè l’ abito di completamento dall' architettura al | ||
Depero, Fortunato (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
lo sviluppo logico dell’ azione 2° inventato cioè originalissimo nel soggetto nella realizzazione e nella forma | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Luigi Scrivo; Piero Bellanova (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
e con il già visto 3° attuallstico cioè a contatto con tutti gli apporti della civiltà | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Luigi Scrivo; Piero Bellanova (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
della civiltà in continuo sviluppo 4° avveniristico cioè anticipatore di eventi politici militari morali sociali scientifici | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Luigi Scrivo; Piero Bellanova (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
scientifici artistici ma non catastrofici 5° ottimista cioè capace di eccitare nel lettore la volontà di | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Luigi Scrivo; Piero Bellanova (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
vivere e vincere la vita 6° eroico cioè esaltatore di tutti gli eroismi guerreschi letterari artistici | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Luigi Scrivo; Piero Bellanova (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
del gangsterismo acceso dal denaro 7° lirico cioè ricco d’ immagini capaci di trasportare il lettore | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Luigi Scrivo; Piero Bellanova (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
la poesie e le masse 8° dinamico simultaneo cioè cinematografico adatto ad essere filmato 9° aeropoetico | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Luigi Scrivo; Piero Bellanova (1939) | ||
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ad essere filmato 9° aeropoetico e aeropittorico cioè espressione di stati d’ animo aerei azioni celesti | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Luigi Scrivo; Piero Bellanova (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
future compenetrazioni con la stratosfera 10° olfattivo cioè sensibile quindi marcato dai profumi e dagli odori | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Luigi Scrivo; Piero Bellanova (1939) | ||
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delle macchine degli ambienti 11° tattile rumorista cioè sensibile quindi marcato dai contatti dai suoni dai | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Luigi Scrivo; Piero Bellanova (1939) | ||
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e scrittori non uomo politico ma aeropoeta futurista cioè rivolto al futuro voglio sintetico e aspro darvi | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1940) | ||
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sull’ orgoglio di amare in modo più estetico cioè affrontando virilmente da solo tutte le morti | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1940) | ||
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plutocrazia offro ai miei contradittori un giocattolo antiguerresco cioè una mosca stercofaga annegata in una tazza di | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1940) | ||
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trecca etc presento qui i giovani aeropoeti futuristi quelli cioè che adorano sempre la lotta e nutrono di | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1941) | ||
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mentre la parola velivolo da virgilio mar velivolum cioè coperto di vele può servire soltanto per il | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1941) | ||
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più sensibili i più fecondi i più elastici cioè fra gl italiani ma una voce arguta | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1942) | ||
vedi testo esteso | ||
mentre la parola velivolo da ovidio mar velivolus cioè coperto di vele può servire soltanto per il | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Farfa (Vittorio Osvaldo Tommasini); Giovanni Acquaviva; Aldo Giuntini; Luigi Scrivo (1943) | ||
vedi testo esteso | ||
aeropoeta futurista farfa inventa qui la rima a rilancio cioè una parola rimante e vicina che urtata dalla | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Farfa (Vittorio Osvaldo Tommasini); Giovanni Acquaviva; Aldo Giuntini; Luigi Scrivo (1943) | ||
vedi testo esteso | ||
le parole musicali vanno godute con una sensibilità aerea cioè musicalmente indefinita misteriosa infinita e dinamica dove suoni | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Crali, Tullio (1944) | ||
vedi testo esteso | ||
armonia creando la rima e il verso obbligato cioè il suono inquadrato in ritmi e cadenze | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Crali, Tullio (1944) | ||
vedi testo esteso | ||
la pittura perduti i rapporti con l' architettura cioè con la vita si decompose annunziando fatalmente il | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
vedi testo esteso | ||
plastico dei primitivi o dei classici di coloro cioè che a contatto con dio o con la | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
vedi testo esteso | ||
arte la generazione dei borghesi del sentimento cioè dei pittori e scultori dell' 800 e | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
vedi testo esteso | ||
prodotto pittura scultura o polimaterico quanto nell' espressione cioè nell' attimo spettacolare della visione 8 | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
vedi testo esteso | ||
dopo le prime esperienze d' arte polimaterica pura cioè l' opera d arte autonoma ho pensato fra i | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
vedi testo esteso | ||