Marinetti, Filippo Tommaso (1910)

L'UOMO MOLTIPLICATO E IL REGNO DELLA MACCHINA

doppio il triplo assai più e assai meglio di quanto fecero prevedere i calcoli del suo costruttore

Marinetti, Filippo Tommaso (1910)

L'UOMO MOLTIPLICATO E IL REGNO DELLA MACCHINA

quanto fecero prevedere i calcoli del suo costruttore di suo padre
ebbene io attribuisco una grande

Marinetti, Filippo Tommaso (1910)

L'UOMO MOLTIPLICATO E IL REGNO DELLA MACCHINA

che mi annunciano la prossima scoperta delle leggi di una vera sensibilità delle macchine
bisogna dunque

Marinetti, Filippo Tommaso (1910)

L'UOMO MOLTIPLICATO E IL REGNO DELLA MACCHINA

facilitando e perfezionando uno scambio incessante d' intuizione di ritmo d' istinto e di disciplina metallica assolutamente

Marinetti, Filippo Tommaso (1910)

L'UOMO MOLTIPLICATO E IL REGNO DELLA MACCHINA

incessante d' intuizione di ritmo d' istinto e di disciplina metallica assolutamente ignorato dalla maggioranza e soltanto

Marinetti, Filippo Tommaso (1910)

L'UOMO MOLTIPLICATO E IL REGNO DELLA MACCHINA


certo è che ammettendo l' ipotesi trasformistica di lamarck devesi riconoscere che noi aspiriamo alla creazione

Marinetti, Filippo Tommaso (1910)

L'UOMO MOLTIPLICATO E IL REGNO DELLA MACCHINA

lamarck devesi riconoscere che noi aspiriamo alla creazione di un tipo non umano nel quale saranno aboliti

Marinetti, Filippo Tommaso (1910)

L'UOMO MOLTIPLICATO E IL REGNO DELLA MACCHINA

veleni corrosivi dell' inesauribile energia vitale soli interruttori della nostra possente elettricità fisiologica
noi crediamo alla

Marinetti, Filippo Tommaso (1910)

L'UOMO MOLTIPLICATO E IL REGNO DELLA MACCHINA

possente elettricità fisiologica
noi crediamo alla possibilità di un numero incalcolabile di trasformazioni umane e dichiariamo

Marinetti, Filippo Tommaso (1910)

L'UOMO MOLTIPLICATO E IL REGNO DELLA MACCHINA

noi crediamo alla possibilità di un numero incalcolabile di trasformazioni umane e dichiariamo senza sorridere che nella