... quattrocentisti con lo sviluppo volumetrico dei corpi e la negazione della prospettiva espressione di uno spirito religioso - primitivo rivelato logicamente unicamente nello spazio non avviene ora inquantochè l’ architettura continua a essere spaventosamente barocca la pittura si cristallizza nella formola plastica la musica corrisponde allo stato d’ animo dei primitivi la scultura ricopia per la milionesima volta il corpo umano ignorando le infinite geometrie della meccanica la poesia infine ripete ancora come un fonografo troppo vecchio i canti eroici di omero ignorando essa pure le sorprese allucinanti del secolo proiettate al di là dell' umorismo
l’ estetica si forma e si sforma continuamente mai riuscendo a trovare la sua via che è quella semplicissima ma tonica della trasformazione dell’ esteriore pratico non artistico in un esteriore simbolico di carattere artistico
l' artista che ignora le infinite applicazioni pratiche della scienza non sa e non saprà percepire l’ arabesco architettonico - pittorico - musicale - lirico generato da questa nel suo cervello creatore come non ne potrà sentire il bisogno
quello che virgilio marchi diceva in riguardo all’ architetto è architetto l' uomo che sa tutti i misteri dell’ attività artistica noi lo potremo ripetere passando dall’ architetto ...
Carmelich, Giorgio (1924)
I CREATORI DI ESTETICHE - vedi testo