Contesto

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teatrale mi sentivo nella mia convessa vetrina di mica santo della terra offerto alle nuvole questi volubili spettatori eternamente scontenti
poi con un tipico crescendo drammatico la velocità minima del motore annunciò alla platea infinita che una forza invincibile mi sollevava le gambe su su su
sorrisi con solidarietà artistica nel pensare che il protagonista per farmi fare una bella capriola doveva necessariamente farla anche lui dietro di me massima attenzione sospesa
la soluzione del problema o dramma è imprevedibile ho il ventre rivolto all’ alto i miei piedi quelli di de bernardi e le piccole ruote dell’ apparecchio cercano ansiosamente le erbe dello zenit
nel teatralissimo circo dello spazio come un ginnasta sulla sbarra fissa ho i piedi in alto la testa in giù celeste cercatore di perle benché ossessionato dallo stile del mio ruolo artistico ne scorgo una in fondo laggiù fra gli spettatori o birilli o baraccamenti o giocattoli d’ un infanzia ormai abolita
allora giunti alla massima tensione degli sguardi del pubblico sottostante e al sommo della scena capitale o aerocapriola bruscamente de bernardi la spezza colla maestria d’ un grande attore tragico e mi fa piombare a gambe larghe tuffando ...

contenuto in:

Marinetti, Filippo Tommaso (1931)

IL TEATRO FUTURISTA AERORADIOTELEVISIVO - vedi testo