Contesto

... problema pare abbastanza afferrabile
anzitutto credo ad una base fondamentale alla realtà giornaliera che tutte le mattine vedo dalla finestra che tutte le sere godo in salotto e sul tavolo che spesso vivo in campagna nelle grandi metropoli e sulle alte e meravigliose alpi del mio trentino
dunque credo negli alberi nelle nubi nel sole nelle montagne
credo nei treni negli aeroplani nei transatlantici nei grattacieli che mi si presentano colorati plastici trasparenti o solidi costruiti bizzarri ed imponenti prodotti sfolgoranti di madre natura e prodotti artificiali di sapienti forze umane
abbraccio un platano giallo-arancio-verde incandescente al sole d’ autunno quale mosaico d’ oro su di un cielo del più celeste azzurro
mi inginocchio davanti ad un arditissimo ponte di cemento armato lanciato con spavalda audacia sopra un burrone profondo quale sostegno ai velocissimi treni espressi
reverentemente mi tolgo il cappello davanti alle impressionanti dinamo gigantesche
allargo le braccia stupefatto ai piedi delle dolomiti e dei grattacieli
tutta la realtà che mi circonda la vivo con appassionato amore naturalistico e pagano
naturalmente non sono un viaggiatore che in treno dorme ma tengo sempre il naso incollato ai vetri per afferrare i paesaggi fuggenti ...

contenuto in:

Fortunato Depero (1932)

REALTA' ED ASTRAZIONE - vedi testo