... che ci attrae irresistibilmente 
 gli ingranaggi purificano i nostri occhi dalla nebbia dell' indeterminato 
 tanto è tagliente aristocratico distinto 
 sentiamo meccanicamente ci sentiamo costruiti in acciaio anche noi macchine anche noi meccanizzati 
 bellezza nuovissima degli autocarri veloci che corrono con un vasto remolare sconquassato ma sicura e travolgente 
 infinite gioie che danno agli occhi le architetture fantastiche delle gru gli acciai freddi lucenti e i palpitanti caratteri solidi voluminosi fugaci degli avvisi luminosi 
 ecco le nostre nuove necessità spirituali e principi della nostra nuova estetica 
 la vecchia estetica si nutriva di leggende miti e storie prodotti  mediocri di collettività cicche e schiave 
 l' estetica futurista si nutre dei più potenti e complessi prodotti del genio umano 
 la macchina non è forse oggi il simbolo più esuberante della misteriosa forza creatrice umana 
 dalla macchina e nella macchina si svolge oggi tutto il dramma umano 
 noi futuristi imponiamo alla macchina di strapparsi alla sua funzione pratica assurgere nella vita spirituale e disinteressata dell' arte e diventare una altissima e feconda ispiratrice 
 l' artista che non vuol perire nell' impreciso o nel plagio deve prestar fede soltanto alla propria vita e all' atmosfera in cui respira 
 continua al ...
Enrico Prampolini (1932)