Contesto

... una luce superinfusa si libra nella corresponsione fra la terra e il cielo nell’ eterno connubio celeste
la terra in un abbraccio audace cinge la fluidità del mare che canta le sue cantilene in una rapsodia celeste crescente di voluttà armoniche
aria mare terra cielo
amore passione volontà di vivere
vivere
viveere
vibrano mille pennelli sullo sfondo cielo-mare
a destra un quadro cromato di dottori a sinistra mentre il sole occhieggia fra due nuvole irreali una tela di prampolini
e qui sotto s martino il tuo pennello o depero
eternificatore della metropoli americana per sminuzzare case chiese campanili
l’ irreale ed il positivo la natura e l’ uomo spinti verso un solo scopo una sola passione una sola meta un solo parossismo trasformare
sotto rumoreggia una vita veloce di clacson di ruote vincolate di scalpiccii
il vecchio borbottone vulcanico disteso sulla coperta verde festosa dai bordi gialli leccati dal mare rapace fuma l’ eternità della sua trasformazione un nuovo tubercolo di lava raffreddantesi sulla pianura del nulla primitivo una bocca fumante più giù più su nel conetto fuori trasformazione
qui nella città urlante di vita gaudio dolore sorgono ...

contenuto in:

Caracciolo, Emanuele (Manuel) (1933)

NAPOLETANAMENTE - vedi testo