... manifesto della radio 
 le grandi tavole parolibere luminose unica poesia che ha bisogno di essere vista a 
 la radia abolisce 
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 lo spazio o scena necessaria nel teatro compreso il teatro sintetico futurista azione svolgentesi su una scena fissa e costante e nel cinema azioni svolgentesi su scene rapidissime variabilissime simultanee e sempre realiste 
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 il  tempo 
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 l’ unità d' azione 
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 il personaggio teatrale 
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 il pubblico inteso conte massa giudice autoeletto sistematicamente ostile e servile sempre misoneista sempre retrogrado 
 la radia sarà 
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 libertà da ogni punto di contatto con la tradizione letteraria e artistica 
 qualsiasi tentativo di riallacciare la radia alla tradizione è grottesco 
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 un’ arte nuova che comincia dove cessano il teatro il cinematografo e la narrazione 
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 immensificazione dello spazio 
 non più visibile né incorniciabile la scena diventa universale e ...
Filippo Tommaso Marinetti (1933)
MANIFESTO DELLA RADIO -   vedi testo