... così si dice gloria ai morti sant’elia e a boccioni non al loro genio artistico che vive appunto nell’ immortalità del futurismo
diceva giustamente tempo fa un autorevole e genialissimo amico l' on
ciarlantini che un regime totalitario come il nostro personificato dalla capacità e dalla volontà di uno ha bisogno indispensabile di una dittatura artistica che cammini di pari passo con la superba ascesa politica
non può essere diversamente perchè se no la rivoluzione marcerà senza bandiera e senza luce che l’ illumini e la perpetui nel tempo
i furbi e i minchioni oseranno sempre dire che politica e arte sono due cose distinte noi invece affermiamo semplicemente con intelligenza l’ indissolubilità di queste due potenze anzi dichiariamo che la funzione politica dell’ arte è decisiva per l' avvenire di un popolo
il regime ha dovuto necessariamente ospitare nei suoi ranghi dubbiosi e tardi ma male ha fatto e fa lasciando i primi con questo sistema domani nessuno vorrà più essere tra i primi lasciandoli alla mercè dell’ ironia e del dileggio dei sopravvenuti il più delle volte falsi convertiti che fanno opera di isolamento intorno a chi ha la forza ancora per smascherarli
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Somenzi, Mino (1934)
LA POLITICA DELL'ARTE - vedi testo