Contesto

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manifesto futurista
la nostra ridente estate segnò purtroppo una recrudescenza di passatismo che si manifestò con spettacoli tediosi di teatro morto all’ aperto
fatta eccezione per alcune prodigiose trasfigurazioni di capolavori come l’ edipo re dovute a romagnoli noi condanniamo questa necrofilia letteraria nella ringiovanita italia imperiale proiettata in avanti dal duce
basta con la mobilitazione di ruderi e urli di agamennone lai di egisto strilli di clitemnestra disgrazie degli atridi discorsi dei sette contro tebe propinati a un pubblico boccheggiante in un pantano di noia
muffa sbadigli stiramenti di braccia e nessuno capisce per quale ragione quei personaggi si disperino tanto
dialoghi ansiosi di spettatori chi è quello là
cosa fa quella lì
cosa gli è successo al vecchio barbone
i nostri archeologhi teatrali si fanno forti di una espressione del duce interpretata a loro comodo teatro di masse andare verso il popolo
1 da tempo il duce chiarì ogni cosa stabilendo l’ urgenza di costruire teatri capaci di contenere razionalmente migliaia di persone incassi redditizi a prezzi accessibili per le più umili categorie sociali
2 d’ altra parte nulla è più lontano dalle grandi masse degli spettacoli di teatro ...

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Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Bruno Ginanni-Corradini) (1938)

CONTRO IL TEATRO MORTO – CONTRO IL ROMANZONE ANALITICO – CONTRO IL NEGRISMO MUSICALE - vedi testo