... di ruderi e urli di agamennone lai di egisto strilli di clitemnestra disgrazie degli atridi discorsi dei sette contro tebe propinati a un pubblico boccheggiante in un pantano di noia 
 muffa sbadigli stiramenti di braccia e nessuno capisce per quale ragione quei personaggi si disperino tanto 
 dialoghi ansiosi di spettatori chi è quello là 
 cosa fa quella lì 
 cosa gli è successo al vecchio barbone 
 i nostri archeologhi teatrali si fanno forti di una espressione del duce interpretata a loro comodo teatro di masse andare verso il popolo 
 1 da tempo il duce chiarì ogni  cosa stabilendo l’ urgenza di costruire teatri capaci di contenere razionalmente migliaia di persone incassi redditizi a prezzi accessibili per le più umili categorie sociali 
 2 d’ altra parte nulla è più lontano dalle grandi masse degli spettacoli di teatro morto i quali presuppongono assurdamente una preparazione libresca nel piccolo borghese nell’ operaio e nel contadino 
 3 i nostri archeologhi teatrali e quelli che parlano di risanare il teatro portandolo all’ aperto cadono nella vecchissima illusione di risolvere difficoltà attuali col ritorno all’ antico e dimenticano che gli spettacoli d’ oggi lasciano il pubblico insoddisfatto perché non ...
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Bruno Ginanni-Corradini) (1938)
CONTRO IL TEATRO MORTO – CONTRO IL ROMANZONE ANALITICO – CONTRO IL NEGRISMO MUSICALE  -   vedi testo