... che l’ anfiteatro antico possa ospitare un’ opera teatrale moderna né ispirare un dramma originale a un autore d’ oggi questi essendo soltanto stimolatile dalla possibilità di scrivere per un teatro accuratamente elettromeccanico
aggiungiamo che per disadatti che siano i teatri esistenti non lo saranno mai quanto i ruderi adorni di secoli
5 gli spettacoli del teatro morto zona d’ incontro fra un culturalismo esibizionista e uno snobismo aristocratizzante egualmente fuori fase nella semplice veloce popolaresca grande italia fascista sono inattuali e nocivi per il pubblico e per gli autori e specialmente per gli attori che specializzandosi nei bombardamenti vocali greco-romani diventano tromboni e perdono ogni concentrazione ogni scioltezza ed ogni incisività
6 sono fuori strada quei registi che credono di poter scoprire nel rozzo e barbaro accozzo di personaggi privi di comodità passeggianti fra piagnistei corali e stiramenti di nottole inchiodate al muro materia adatta alle loro ambizioni invece di cercarla in un teatro perfetto del nostro perfetto urbanismo
7 l’ influenza del cinematografo sul teatro è provvidenziale poiché gli vieta di indugiare o retrocedere e lo costringe al progresso anche perché il pubblico rinnova ogni giorno la sua sensibilità nelle sale cinematografiche
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Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Bruno Ginanni-Corradini) (1938)
CONTRO IL TEATRO MORTO – CONTRO IL ROMANZONE ANALITICO – CONTRO IL NEGRISMO MUSICALE - vedi testo