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il bosco tutto brividi verdi fiata una tiepida voluttà di resina rose gaggie subito strilla poiché deve cedere ai laceranti passi del ridente giovanissimo elastico pronto all’ attacco romanzo sintetico
sedurre e costringere al bacio è il suo ritmo e poesia l’ accetta golosamente da giuggiola a giuggiola fino allo svenimento d’ una inebriante fusione totale
ora il nostro sguardo magnetizzato ancora dai riflessi rosso-viola delle ambe imperializzate dalla civiltà meccanica italiana in soli sette mesi inseguendo le carlinghe degli s-79 colme di granatieri di sardegna che scavalcano in venti minuti l’ adriatico commisera i pubblici che contano nel vecchio romanzone tutte le pulci di un gatto tutti i rancori di una zitella e tutti i sudori di un facchino il cui lezzo per fortuna non raggiunge la nostra quota
nel secolo dei 700 all’ ora e delle acrobazie aeree noi disprezziamo l’ avvilente monotonia delle mille pagine di thomas mann e di jules romains che bene si accompagnavano con il dondolio delle diligenze
noi sogniamo l’ avvento di un romanzo sintetico che allieti l’ aeroviaggio dei passeggeri a 2000 metri abbellendo i paesaggi visti dall’ alto compenetrati con le sintetiche vicende lette a ritmo di motore ...
Filippo Tommaso Marinetti; Luigi Scrivo; Piero Bellanova (1939)
IL ROMANZO SINTETICO - vedi testo