Contesto

... guerra e dopoguerra
manifesto futurista
l’ arte tipografica rimasta per secoli allo stato elementare con le sole virtù di armonia simmetria equilibrio serietà monastica della pagina che doveva idealmente somigliare a un tempietto o a un monumentino o ad una cappelletta boschiva o alla porta di una cattedrale fu rivoluzionata la prima volta trentacinque anni fa dal futurismo e dalle sue sistematiche distruzioni creazioni
la modernolatria di umberto boccioni e l’ estetica della macchina di marinetti colla velocità portata a religione bellezza dal primissimo manifesto del futurismo aizzarono boccioni russoio balla carrà severini e soffici alle prime compenetrazioni di piani tempo-spazio concreto astratto lontano-vicino che per ottenere simultaneità squilibravano o rovesciavano il quadro pittorico il poema parolibero e la tavola parolibera
umberto boccioni nel realizzare la prima scultura di figura umana ambiente compenetrandola di caseggiati cavalli in corsa piante nuvole e zone di luce solidificate rompe la euritmia del corpo umano in pittura e scultura
antonio sant’elia fondendo la casa concepita da lui come una macchina gigantesca razionale ascensionale e velocizzatrice col dinamismo urbanista distrugge l' antica idea di edificio immobile generatore di silenzio contemplativo e riposo
le parole in libertà futuriste che scaturirono dal primo manifesto futurista nel loro sforzo di ...

contenuto in:

Marinetti, Filippo Tommaso (1940)

L’ARTE TIPOGRAFICA DI GUERRA E DOPOGUERRA - vedi testo