... neri
prima pagina oscillante tavola parolibera di un superbo bilancio di due giorni di battaglia navale perforante a liquide carezze
radiosa entrata nella mia camera di una famigliare vigna di cristallo verde
raggi in forma di riccioli rivoletti vocalizzi corallini della lontana vicina sardegna unghiuta di trimotori aerosiluranti
con feline curve zampate di madreperlacea foschia esplodente essa accoppa un convoglio
navi nemiche istrici antiaerei sparanti in navigazione da gibilterra all’ egitto
sparpagliarsi a zigzag fra le schiumanti colonne delle corrispondenze di guerra affondamenti a capriola e sparire mentre incrociatori superstiti puntare nella mia tenerezza rurale tutta smeraldi nichelio
usignoli turchini cantano come bastingaggi arpeggiati dalle stelle
e tu sole in bocciuolo già rosa aperta che ti spampani d’ oro con frulli tonfi d’ acqua foglie penne di bersaglieri
non sei forse tu la nostra intima luna
finalmente rosea di vino e gloria poiché la sicilia pronta ecco vuole unghiare anch essa con mordenti grassi corsivi la disfatta inglese
in questa pagina quarta ultima ora le coltri pigre invidiano
fossimo rinvigoriti muscoli si andrebbe anche noi speriamo di piombare giù dal letto su questi naviganti vestiti dinamizzati dal libeccio italiano
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Marinetti, Filippo Tommaso (1940)
L’ARTE TIPOGRAFICA DI GUERRA E DOPOGUERRA - vedi testo