... con sbalorditiva fantasia preferiamo queste architetture aeree fino a ieri immaginarie questi baratri di oscuro vuoto questi giganti dall’ anima tumultuosa vestiti di paradiso queste mutevoli banchise a volte stirate come suoni di violino a volte aspre come scogliere a volte massicce come il colorado queste arborescenze di attinie celesti queste torte di strati vaporosi divorati dall' ingordigia del sole queste anatomie muliebri che veli di cristallo opalino offrono e nascondono al nostro desiderio di penetrazione
alle sorpassate raffigurazioni concettuali e simboliche della divinità noi preferiamo l’ emozione diretta e pura delle altezze estreme dove il silenzio e il nulla saturi di luce ci sgravano da ogni preoccupazione quotidiana e ci fanno toccare le soglie del cielo
là in mezzo all' infinito al mistero all’ assoluto noi ci sentiamo trasformare in santi l’ animo si riempie di sottile commozione lo sguardo s’ imbeve di serenità appena turbata o forse accentuata da qualche nuvoletta ribelle il pensiero non trovando gli elementi del ragionamento più non lavora e sublima il concetto di amore per la famiglia la sposa la casa e il paese
nella commozione di questi istanti noi troviamo l’ ispirazione e le forme dell’ aeropittura sacra
la ...
Tullio Crali (1940)
AEROPITTURA FUTURISTA ITALIANA - vedi testo