Contesto

... dipingere in volo adorando l’ aeroplano come si adora una donna che ci commuove ci esalta e attraverso la quale vediamo le cose trasfigurarsi e il nostro animo ingigantire adorando il cielo che oggi ci si presenta sotto aspetti superiori a ogni più accesa fantasia e a tal punto saturo d’ armoniosa bellezza da farci piangere per umana impotenza
gettare sulla tela emozioni plastiche e colorate estraeridale da questo mondo visto dall’ alto in velocità il quale non ha più alcun contatto con quello strisciante e carico di malati sentimentalismi archeologie e sterile cultura che attinsero e attingono ancor oggi pittori e artisti di ogni nazionalità privi di genialità inventiva e ancor impastoiati da sorpassate cinquantenarie tendenze
ai ritratti di mendicanti veneri nobili altezzosi finti santi borghési ammalati e donne scollate noi aeropittori preferiamo quelli di apparecchi che portano impressi nell' acciaio dei lineamenti il furore eroico del duello sostenuto la serenità degli altissimi orizzonti là noia di una traversata su un mare di latta la chiarezza dell’ infinito celeste la stanchezza e il sudore di un volo burrascoso la tesa esaltazione pel primato battuto o l’ ironia sbarazzina dell’ acrobazia
vedere osservare sentire e interpretare le trasparenze ...

contenuto in:

Tullio Crali (1940)

AEROPITTURA FUTURISTA ITALIANA - vedi testo