Contesto

... poi pallida seta marina non tremare se t’ intacca una punta di forbice periscopio sarto sottomarino
pensiero voce delle macchine
sempre più ingordo tattilismo dei metalli fieri della loro durezza levigatezza a taglio e gioconda convivenza cogli esplosivi questi ilari laceranti bambini in vacanza
sul terremotante terremotante oscillare di gasometri petroliometrl silos a fette sobbalzi brandelli in alto infuriare di fiamme di cristallo viola cremisi abbaglianti e lussuose al punto da esigere all’ istante un immane spiralico scrigno di raso nerissimo con tremolar di nastri d’ oro
e intanto illuminarsi a giorno del ventreteatrale di un incrociatore morente sui fianco della vasta bocca dello stretto marino traffico di barche velieri sotto uno smisurato arco di proiettili in fretta si cronometrano da spiaggia a spiaggia insaziabilmente
celestiale griglia di cavi metallici con palloni frenati intorno ad una capitale
pensiero voce delle macchine
evviva la simultaneità a grande orchestra di fragori ardori rancori bollori e gli uccellini nei rifugi verdi degli alberi rondini e passerotti nel rifugi rossi dei tetti sfasciati pigolare pigolio impauriti più più la morte non sa più fra tanti tramonti di casseforti in fuga lingotti monete e reti reti piene di ricordi ...

contenuto in:

Filippo Tommaso Marinetti; Farfa (Vittorio Osvaldo Tommasini); Giovanni Acquaviva; Aldo Giuntini; Luigi Scrivo (1943)

CANZONI PASSATE PASSATISTE FUTURISTE - vedi testo